Martedì Blinken incontrerà Macron che, nel frattempo, ha avuto il quarto colloquio telefonico con Putin
Nonostante le richieste di un cessate il fuoco da più parti, prima fra tutte la Turchia di Erdogan, i bombardamenti russi continuano a imperversare nel Sud-Est dell’Ucraina, nella regione di Mariupol. Così, è stata interrotta anche l’evacuazione in programma per oggi.
In un colloquio con Macron Putin ha accusato le “provocazioni” di Kiev sull’attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, ribadendo che Kiev “non rispetta gli accordi raggiunti sull’evacuazione della popolazione civili“.
Intanto l’Agenzia delle Nazioni Unite per i diritti umani ha ufficializzato la morte di 346 civili in Ucraina dallo scoppio della guerra; 759 i civili feriti. Al netto delle vittime confermate, l’ufficio si è detto convinto che i numeri reali siano decisamente più alti “soprattutto nel territorio controllato dal governo e soprattutto negli ultimi giorni“.
Si resta quindi in attesa di conferma di altri rapporti giunti dal campo, mentre i funzionari ucraini hanno già presentato numeri molto più alti.
«È stata confermata la disponibilità della parte russa al dialogo con le autorità ucraine e con i partner stranieri per risolvere il conflitto» ha detto il Cremlino in una nota, nonostante “l’inutilità di qualsiasi tentativo di Kiev di trascinare il processo negoziale“.
Poco dopo è arrivata la risposta del vice del capo dell’ufficio del presidente Zelensky Andrii Sybiga: «noi vogliamo fermare la guerra e quindi siamo disposti per i negoziati pacifici. Il presidente dell’Ucraina è disposto a negoziare pacificamente con Putin. E non teme di affrontare qualsiasi punto dell’agenda. Ovviamente in maniera decisa e senza alcun ultimatum».
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/EPA/SERGEY DOLZHENKO
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