Il premier: “Governo pone tutta la sua attenzione alla realizzazione del Pnrr e all’impatto dei rincari su materie prime ed energia”
Il premier Mario Draghi ha risposto oggi al Question Time alla Camera sulla situazione in Ucraina. «La forza di un Paese e di una democrazia si dimostra dalla capacità di difendere la dignità umana e l’amicizia tra popoli. In questo senso il mio pensiero va anche ai cittadini russi che condividono questi valori e condannano le violenze commesse ai danni del popolo ucraino», ha iniziato il premier.
Draghi ha spiegato che si tratta della crisi umanitaria più grave dal secondo dopoguerra in Europa e per riuscire a fronteggiarla l’Unione Europea ha applicato per la prima volta dal 2001 la direttiva sulla protezione temporanea in favore dei profughi: “e anche questo testimonia la compattezza e la solidarietà dell’Ue“, ha detto.
Il premier ha sottolineato che nonostante la crisi l’attenzione del Governo rimane catalizzata sulla realizzazione del Pnrr e sull’impatto dei rincari su materie prime ed energia. Relativamente alla guida fiscale 2023 Draghi ha dichiarato che la Commissione Europea ha proposto di rimandare la decisione relativa al mantenimento o alla disattivazione della clausola di salvaguardia. «Ovviamente seguiamo con grande attenzione le conseguenze di questa crisi sull’economia e sulla situazione finanziaria dei cittadini italiani, l’incremento del prezzo dell’energia e l’incremento e disponibilità delle materie prime. Il governo non può fermare questi eventi ma possiamo muoverci con rapidità e decisione come abbiamo fatto e come continueremo a fare per difendere il potere di acquisto delle famiglie e la competitività e la sopravvivenza delle imprese».
«Il Governo ha promulgato lo Stato di emergenza fino a fine anno per intervento all’estero e quindi anche su questo fronte il Governo ha reagito: ha stanziato tre milioni di euro e disposto uno stato di emergenza di rilievo nazionale stanziando ulteriori 10 milioni di euro». Per quanto riguarda il flusso di profughi, Draghi ha spiegato che all’8 marzo i dati sugli arrivi mostravano 21.095 cittadini ucraini; oggi sono 23.872. Passano principalmente dalla frontiera italo-slovena e oltre il 90% è rappresentato da donne e bambini. Il flusso è destinato ad aumentare: i primi strumenti di assistenza sanitaria sono stati offerti e organizzati dalla protezione civile, in particolare per la gestione e il contenimento dell’emergenza Covid-19. Inoltre è stato previsto un ampliamento della rete di accoglienza che prevede che i profughi possano essere ospitati in tutte le strutture di accoglienza per migranti indipendentemente che abbiano presentato domanda di protezione internazionale.
«Lo sforzo organizzativo in atto coinvolge tutti i livelli di Governo – ha detto Draghi – in questo scenario di crisi l’Ue ha saputo riallacciarsi alle sue radici fondanti. Sono certo che l’Italia farà la sua parte fino in fondo, anche grazie alla consistenza della sua società civile. Come sempre, nell’emergenza ci mostriamo migliori di come pensiamo di essere».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/ALESSANDRO DI MEO