
Zelensky alla Camera dei Comuni inglese: “non vogliamo perdere ciò che è nostro”. Giovedì incontro Lavrov-Kuleba, il 16 marzo si riunisce la Nato
Giunti al 15esimo giorno di guerra, la tensione in Ucraina è altissima. Oggi riprenderanno i corridoi umanitari, ma stanotte nuove sirene antiaereo hanno provocato un’ondata di panico tra le strade di Kiev.
L’avanzata dell’esercito russo prosegue: la Guardia nazionale russa ha annunciato che la centrale nucleare di Zaporizhzhia è passata sotto il completo controllo di Mosca dopo che le 240 persone a guardia della struttura hanno deposto le armi.
Gli Stati Uniti hanno bocciato l’idea della Polonia che aveva proposto di consegnare all’esercito americano stanziato in Germania i suoi Mig-29 per poi girarli all’Ucraina. Secondo quanto riportato dal portavoce del Pentagono John Kirby il piano “non sarebbe attuabile“.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato a parlare al suo popolo e al mondo questa notte, lanciando un appello: «la guerra in Ucraina deve finire, dobbiamo sederci al tavolo delle trattative – ha spiegato. – Ci sarà un nuovo piano Marshall, l’Occidente darà vita a questo pacchetto di supporto. Il mondo non crede nel futuro della Russia, ma aiuta noi. Si sta preparando a sostenere la nostra ricostruzione».
Aspra la denuncia del presidente che riferisce che dall’inizio dell’invasione sono morti 52 bambini.
Zelensky è intervenuto anche in video collegamento in diretta con la Camera dei Comuni britannica che lo ha accolto con una standing ovation: «noi non vogliamo perdere ciò che è nostro come un tempo voi non avete voluto arrendervi di fronte all’invasione nazista», ha detto Zelensky.
Si dovrebbe tenere domani in Turchia, precisamente ad Antalya, il colloquio tra il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov e l’omologo ucraino Dmitry Kuleba.
Atteso invece per mercoledì 16 marzo il vertice dei ministri della Difesa dei 30 Paesi che compongono la Nato.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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