E’ crollato del 12,5% a 118,10 per dollaro, un calo del 40% da inizio anno, mentre la Borsa di Mosca, il Moex, resta chiusa
Il rublo crolla dopo la mannaia di Fitch che ha citato un “default imminente“, un fatto che non avveniva dal 1998 (leggi qui). E oggi la Banca centrale di Mosca è intervenuta immettendo 1.630 miliardi di rubli in un’asta di pronti contro termine di 1 giorno nel sistema finanziario per cercare di evitare il credit crunch.
Ma questo non è bastato: il rublo è crollato del 12,5% a 118,10 per dollaro, un calo del 40% da inizio anno. E nel mercato offshore (esterno alla Russia), il rublo è sceso oggi a 133,8810 per dollaro, in calo dell’8%. Tutto questo mentre la Borsa di Mosca, il Moex, resta ancora chiusa.
«Il rublo rimane sotto pressione di vendita dopo la raffica di misure punitive – ha scritto Piotr Matys, analista di InTouch Capital Markets Ltd. – Il mercato è chiaramente privo di un’adeguata liquidità. Per ora, una serie di misure di emergenza adottate dalla Russia non sono riuscite ad arrestare il deprezzamento della valuta, oltre ai controlli che vietano agli stranieri vendere o riscuotere pagamenti se non in rubli».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
Ti potrebbe interessare anche: