Avanti con piano Labriola e negoziato con Cdp
Tim apre al fondo Kkr ma vuole che scopra le carte. Il CdA si è riunito nel tardo pomeriggio di ieri per valutare, insieme al comitato ad hoc di consiglieri indipendenti, l’analisi degli advisor e la comparazione con il piano industriale presentato dall’ad Pietro Labriola.
La discussione è stata piuttosto accesa: da una parte Vivendi, dall’altra i rappresentanti degli investitori istituzionali. Si è conclusa con un voto all’unanimità che dà mandato al presidente Salvatore Rossi e all’ad Pietro Labriola di avviare con Kkr un’interlocuzione “formale e ulteriore rispetto a quelle già intraprese informalmente nei mesi scorsi dai consulenti per avere informazioni per valutare l’attrattività e la concretezza della potenziale offerta da un punto di vista finanziario e industriale e definire un periodo e perimetro limitati per lo svolgimento di una due diligence di natura esclusivamente confirmatoria“.
Il CdA, che il 2 marzo ha approvato sempre all’unanimità il nuovo piano industriale, su questo non si smentisce: lo vuole “eseguire” e “procedere all’esplorazione e allo sviluppo del progetto in discontinuità, attraverso la riorganizzazione delle attività del Gruppo e una possibile integrazione con Open Fiber S.p.A., coltivando il negoziato con CDP e le necessarie interlocuzioni con le Autorità“.
Supportato dai pareri degli advisor finanziari, Mediobanca e Vitale, il CdA “conferma la convinzione che vi sia in Tim un valore inespresso che deve essere tenuto in debita considerazione nel valutare qualunque opzione alternativa alla realizzazione del Piano Industriale“.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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