Le vendite al dettaglio balzano del 6,7% ma si temono gli effetti del lockdown da Covid. +7,5% per la produzione industriale, record da giugno 2021. battono le attese gli investimenti in asset fissi
Alcune notizie macro-economiche arrivano stamattina dalla Cina. A febbraio il tasso di disoccupazione è salito al 5,5%, dal 5,3% di gennaio e rispetto al 5,1% di dicembre. Il dato è però solo indicativo in quanto non include i numeri relativi all’occupazione dei migranti che in Cina sono decine di milioni.
Il tasso di disoccupazione dei giovani di età compresa tra 16 e 24 anni è balzato nel periodo di gennaio e febbraio al 15,3%, rispetto al 14,3% dei mesi di novembre e dicembre.
Per quest’anno il governo di Pechino ha fissato un target del tasso di disoccupazione entro la soglia del 5,5%, rispetto al 5,1% del 2021.
Balzo in avanti per le vendite al dettaglio relative ai mesi di gennaio e febbraio che hanno visto un +6,7% su base annua, superando ampiamente la crescita stimata al ritmo del 3%. Sono balzate soprattutto le vendite di prodotti petroliferi, oro, argento e gioielli. Il dato ha riportato la performance migliore dal mese di giugno del 2021 e si è rafforzato in modo significativo rispetto al +1,7% di dicembre. Gli economisti temono tuttavia un rallentamento dell’economia cinese a causa dei nuovi lockdown che hanno colpito alcune città cinesi, Shenzhen in primis, dopo il balzo recente dei nuovi casi di infezioni Covid in Cina, al record dai tempi del lockdown di Wuhan del 2020.
Segnali positivi arrivano anche dalla produzione industriale che nel periodo gennaio-febbraio è balzata del 7,5% su base annua, decisamente meglio del rialzo pari a +3,9% atteso dal consensus degli analisti. La crescita è stata decisamente migliore rispetto al +4,3% di dicembre ed è avvenuta al ritmo più sostenuto dal mese di giugno del 2021.
Boom degli investimenti in asset fissi della Cina che, nel periodo gennaio-febbraio, sono volati del 12,2% su base annua, ben al di sopra della crescita pari a +5% attesa dal consensus. Particolarmente sostenuta la crescita degli investimenti effettuati dalle aziende manifatturiere attive nel comparto hi-tech, balzata del 42,7%. Gli investimenti in infrastrutture sono aumentati dell’8,1%, e quelli immobiliari sono saliti del 3,7%, anche con il calo della vendita degli spazi commerciali, pari a -9,6%.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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