Focus oggi su eurobond russi e Fed che oggi dovrebbe annunciare il primo rialzo dei tassi dal 2018 per contrastare l’inflazione
Aprono sopra la parità questa mattina le Borse europee. Nei primi minuti di contrattazione l’indice londinese Ftse 100 avanza di circa l’1,6%, mentre il Dax di Francoforte e il Cac40 di Parigi salgono di circa il 2%.
Partenza in deciso rialzo anche per Piazza Affari. Il Ftse Mib segna +2,11% a 23.996 punti. In evidenza le banche con +3% per Unicredit e +2,76% per Intesa. Molto bene anche STM (+4,14%) che si giova della risalita del settore tech. Tra le big spicca il +3,5% di Stellantis.
Bene anche l’Asia dopo il selloff dei giorni scorsi sui listini cinesi. Tokyo sale dell’1,64%, mentre Shanghai e Hong Kong fanno segnare un +3,48% e un +8,52%. Oltre Atlantico i futures di Wall Street viaggiano ben impostati (Dow Jones a +0,54%, S&P 500 a +0,63%, Nasdaq a +1,01%).
A sostenere l’azionario mondiale è l’ulteriore calo delle quotazioni del petrolio degli ultimi giorni. Il sentiment resta comunque fragile e improntato alla cautela per via delle tensioni geopolitiche connesse alla guerra in Ucraina e degli sviluppi pandemici in Cina.
Oggi c’è grande attesa per due appuntamenti in particolare. Da una parte la Russia è attesa al pagamento di 117 milioni di dollari di cedole su due eurobond. Secondo i termini del contratto, il mancato rimborso, o il pagamento in valuta locale anziché in dollari, farebbe scattare teoricamente un periodo di grazia di 30 giorni dando al Cremlino tempo fino al 15 aprile per raccogliere i fondi necessari. Gli operatori oggi terranno d’occhio anche le decisioni della Federal Reserve, che oggi dovrebbe annunciare il primo rialzo dei tassi dal 2018 per contrastare l’inflazione.
Sul valutario l’euro continua a mandare segnali di ripresa dopo le vendite della scorsa settimana. Il cambio contro il biglietto verde è a 1,0976 (+0,23%), con lo Us Dollar Index in calo dello 0,32% a 98,79 punti. La moneta comune sale dello 0,19% a 129,77 yen. Pressoché piatto (+0,08%) il cross con il franco a 1,0313. Lato materie prime, il petrolio ha ritracciato dai massimi del 2008 nelle ultime sessioni, anche se la volatilità resta elevata. Il Brent e il Wti lievitano rispettivamente del 2,68% a 102,59 dollari al barile e dell’1,96% a quota 98,33. Per quanto riguarda il gas, i futures scambiati sul Ttf di Amsterdam e con scadenza ad aprile flettono dell’1,25% a 114 euro/MWh. L’oro viaggia in area 1.971 dollari l’oncia, con i rendimenti sull’obbligazionario in salita.
Il calendario macro di oggi prevede l’inflazione in Italia, mentre oltreoceano si attendono le vendite al dettaglio, l’indice Nahb (fiducia costruttori) ma il mercato guarda soprattutto alle decisioni della Fed in uscita alle 19 ora italiana.
di: Maria Lucia PANUCCI
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