Dopo quattro mesi di crescita continuativa, le abitudini al consumo registrano una flessione media del 3,3%
L’aumento dei prezzi si è tradotto in una consistente contrazione degli acquisti. L’inflazione e la crescita esponenziale del costo di materie prime energetiche e agricole (che abbiamo visto anche qui) hanno infatti modificato le abitudini al consumo che, dopo quattro mesi di crescita continuativa, ora hanno registrato una flessione media del 3,3%.
Il dato in particolare riguarda le intenzioni d’acquisto a tre mesi degli italiani monitorate nell’Osservatorio Findomestic di marzo realizzato dalla società di credito al consumo del gruppo BNP Paribas in collaborazione con Eumetra.
Il 93% del campione si è detto preoccupato delle ripercussioni economiche della guerra in Ucraina ed è proprio il timore dell’aumento dei prezzi a frenare la propensione all’acquisto. secondo 9 persone su 10 i prezzi sono in crescita, “molto in crescita” nel 62% dei casi: un dato che registra 13 punti percentuali in più rispetto all’Osservatorio di febbraio.
Di pari passo, l’attitudine al consumo è diminuita del 31%, toccando il livello più basso da un anno a questa parte.
Nonostante questo e una diminuzione di quattro punti percentuali nell’ultimo mese, per oltre metà del campione rimane l’intenzione di acquistare un bene a rate, confermando che i timori per l’inflazione sono parzialmente mitigati dal desiderio di fare acquisti di beni importanti.
Una menzione a parte merita l’automotive. In questo settore l’Osservatorio Findomestic registra un calo del 16,6% nelle intenzioni di acquisto delle nuove auto, dell’8,7% per i motoveicoli. Il trend negativo si riflette anche nell’elettrico (ibridi o full).
Gli italiani continuano quindi a preferire il mercato dell’usato, che guadagna terreno con un +2,9%, un discorso valido anche per l’usato elettrico che rispetto al nuovo (-2,7% per le auto e -18,3% per motocicli e scooter) è preferito da un consumatore su quattro.
Nel settore tech crescono lievemente tablet ed ebook (+1,6%) e telefonia (+4,8%), mentre cala lievemente la propensione d’acquisto a Pc e accessori (-4,7%) e fotocamere (- 1,3%).
Infine, il comparto viaggi e vacanze, reduce da mesi a tendenza negativa, riprende vigore con un segno positivo: +6,2%. Rimanendo nel macro-settore del tempo libero, cresce anche l’intenzione all’acquisto di attrezzature e abbigliamento sportivi, coerentemente con l’avvicinarsi della primavera (+1,9%); perde invece quota l’acquisto di attrezzature per il fai da te (-3,8%).
di: Marianna MANCINI
FOTO: PIXABAY
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