Aumenta la vendita di prodotti falsi, l’Italia tra i Paesi più colpiti
Secondo un nuovo rapporto pubblicato dall’Ocse e dall’Euipo, Ufficio dell’Ue per la proprietà intellettuale, il business dei prodotti contraffatti è in aumento e comporta non solo un grave danno a livello economico ma anche sostanziali rischi per i consumatori.
Oltre a lanciare l’allarme per un fenomeno che vede l’Italia come uno dei Paesi più colpiti, il rapporto analizza i dati dei sequestri e esamina il modo in cui le contraffazioni pericolose possono finire nelle mani dei consumatori.
I fornitori legittimi devono rispettare norme rigorose per garantire che i prodotti non arrechino danni ai consumatori, norme che non vengono rispettate dai contraffattori e di conseguenza i prodotti falsi possono comportare rischi gravi per la salute, la sicurezza e l’ambiente.
Quali sono i prodotti contraffatti più comuni? Profumi, cosmetici, abbigliamento, giocattoli, pezzi di ricambio per automobili e prodotti farmaceutici.
Per i prodotti pericolosi destinati all’Ue le vendite online hanno rappresentato il 60% dei sequestri globali. Di questi, i cosmetici sono stati i prodotti sequestrati con maggiore frequenza (46%), seguiti da abbigliamento (18%), giocattoli e giochi (17%) e pezzi di ricambio per automobili (8%). La maggior parte di questi falsi pericolosi proveniva dalla Cina (55% dei sequestri doganali mondiali) e da Hong Kong(19%), che hanno costituito quasi i tre quarti dei sequestri. La Turchia rappresentava il Paese di provenienza del 9% dei prodotti pericolosi.
La destinazione principale è la Germania, con il 47% dei sequestri doganali mondiali dei prodotti falsi più pericolosi destinati al’Ue. Seguono Belgio, Danimarca, Italia, Spagna e Austria.
Il metodo di spedizione preferito per i contraffattori sono i pacchi postali, che complicano le procedure di controllo e rilevamento da parte delle autorità doganali. Nel complesso, il 60% dei prodotti pericolosi sequestrati è stato spedito mediante servizi postali, mentre il trasporto marittimo è stato quello prevalente in termini di valore dei sequestri.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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