In mattinata i Russi hanno dichiarato di aver utilizzato un altro missile ipersonico
Nella 24esima notte di guerra risuonano ancora le sirene antimissile in Ucraina, dove i bombardamenti russi hanno colpito un nuovo un obiettivo civile.
Ieri sera, stando a quanto riferito da Bbc e Sky News che citano un post su Telegram delle autorità municipali di Mariupol, i russi avrebbero bombardato una scuola della cittadina costiera in cui si erano rifugiate 400 persone. L’edificio è stato distrutto lasciando ai soccorsi il compito di recuperare i sopravvissuti dalle macerie.
Alla cronaca degli attacchi, questa mattina, è seguito un annuncio: secondo Interfax Mosca avrebbe dichiarato per il secondo giorno consecutivo di aver utilizzato un sistema missilistico ipersonico per colpire obiettivi militari ucraini.
«Gli ucraini hanno dimostrato di saper combattere in modo più professionale di un esercito che lo fa da decenni in diverse regioni e in diverse condizioni». Così il presidente Zelensky si è rivolto al suo popolo e agli spettatori internazionali commentando il 24esimo giorno di conflitto appena trascorso.
Un pensiero va a Chornobaivka che “passerà alla storia della guerra” come “un luogo in cui l’esercito russo e i suoi comandanti si sono mostrati completamente come sono: incompetenti, in grado di spingere semplicemente il loro popolo al massacro“.
La Cina è tornata a parlare del suo ruolo diplomatico riaffermando l’indipendenza della sua posizione. Il ministro degli Esteri Wang Yi ha dichiatato che “il tempo dimostrerà che la posizione della Cina è dalla parte giusta della storia“. Proprio ieri Lavrov aveva dichiarato l’intenzione di rafforzare la cooperazione con la Cina.
«La Cina continuerà a formulare giudizi indipendenti basati sul merito della questione e in un atteggiamento obiettivo ed equo. Non accetteremo mai alcuna coercizione e pressione esterna e ci opponiamo anche a qualsiasi accusa e sospetto infondati» contro il Paese.
Intanto, secondo l’Ukrinform che cita alcune fonti di intelligence ucraina, sembrerebbe che nell’élite imprenditoriale e politica russa si starebbe compattando un fronte interno per eliminare Putin. Secondo i media si starebbe pensando a un avvelenamento, malattia improvvisa o un incidente.
Lo scopo sarebbe quello di riprendere il prima possibile i legami economici con l’Occidente; secondo le stesse fonti l’élite avrebbe già investito come successore di Putin il direttore del Servizio federale per la sicurezza russa Oleksandr Bortnikov.
Parallelamente, i russi starebbero invece orchestrando un attacco mirato ai massimi leader militari e politici ucraini. Fra gli obiettivi il presidente Zelensky, il capo dell’Ufficio del presidente Andriy Yermak e il primo ministro Denys Shmygal.
Bilancio vittime e profughi
Cresce nel frattempo il bilancio delle vittime: secondo l’Ukrainska Pravda che cita l’ufficio del procuratore generale dall’inizio del conflitto sono morti 115 bambini, mentre 140 sono rimasti feriti. Il dato è più grave nella regione di Kiev dove hanno perso la vita 58 bambini.
La vicepremier ucraina Olha Stefanishyna ha lanciato un’altra accusa contro Mosca, riportando a Sky News di “storie orribili” sulle donne “stuprate e assassinate” dall’esercito russo. «Ogni singolo soldato che abbia commesso questo crimine di guerra verrà chiamato a risponderne» ammonisce.
Per la giornata di oggi sono stati concordati 7 corridoi umanitari. Lo annuncia il vice-primo ministro per la reintegrazione dei territori occupati Iryna Vereshchuk su Telegram, riportando anche di un corridoio nella regione di Donetsk che collega Mariupol a Zaporizhia.
Dal 19 marzo sono state evacuate circa 190mila persone. Stando ai dati diffusi dal Viminale, in Italia sono già entrati 53.669 profughi ucraini. I numeri aumentano esponenzialmente di ora in ora, come conferma un dossier dedicato del Csel.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/EPA/RUSSIAN DEFENCE MINISTRY PRESS SERVICE
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