L’attenzione degli investitori resta rivolta agli sviluppi diplomatici e militari in Ucraina. Attesi i discorsi di Lagarde e Powell
Apertura sotto tono questa mattina per le Borse europee. Nel primo giorno di contrattazioni avvio fiacco sia per il Dax di Francoforte sia per il Cac40 di Parigi che scambiano rispettivamente a 14.397 punti (-0,11%) e a 6.617,8 punti (-0,06%). Si muove invece controcorrente il Ftse 100 di Londra che avanza dello 0,27% poco sopra i 7.400 punti.
Primi scorci di seduta senza verve per Piazza Affari. Il Ftse Mib segna +0,03% a quota 24.229 punti. Tra le big le vendite colpiscono soprattutto Telecom Italia (-2,2%); in calo anche Unicredit (-0,55%) ed Eni (-0,45%). In tenuta invece Tenaris che segna +1,7% in scia al rialzo del petrolio.
Oltre Atlantico i futures di Wall Street viaggiano fiacchi (Dow Jones a -0,26%, S&P 500 a -0,28%, Nasdaq a -0,49%). I mercati asiatici sono contrastati. Tokyo sale dello 0,65%, Shanghai registra un magro +0,08% e Hong Kong perde quasi l’1%.
Il focus rimane la guerra in Ucraina. Gli incontri diplomatici proseguiranno anche oggi e nei prossimi giorni. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si recherà in Polonia venerdì per discutere la risposta internazionale a sostegno dell’Ucraina, dopo un incontro a Bruxelles con gli alleati della Nato, i suoi omologhi dei paesi del G7 e i leader europei. Mentre oggi è previsto un incontro tra il presidente Usa e i leader francesi, tedeschi, italiani e britannici per discutere la loro risposta coordinata alle azioni di Mosca.
Sul valutario, dopo una settimana in risalita, l’euro passa di mano a favore del dollaro. Il cambio contro il biglietto verde è a 1,1037 (-0,16%), con lo Us Dollar Index in rialzo dello 0,12% a 98,35 punti. La moneta comune perde appena lo 0,09% rispetto allo yen a 131,62. Tonico (+0,23%) il cross con il franco a 1,0318. Lato materie prime, il petrolio è tornato a correre con il Brent a 110,98 dollari al barile (+2,8%) e il Wti a quota 107,98 (+3,1%).
La settimana prende il via con pochi spunti macroeconomici. Si segnala in agenda il discorso di Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea e quello del numero uno della Fed, Jerome Powell.
di: Maria Lucia PANUCCI
Ti potrebbe interessare anche: