Ridotta la previsione per il 2022 di 0,7 punti percentuali. Guerra e inflazione alla base del taglio. Il pil russo crollerà dell’8%, come nella crisi del 1998
Fitch rivede al ribasso le sue previsioni per la crescita del Pil mondiale nel 2022. E questo a causa del rialzo dell’inflazione, provocato dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
L’agenzia di rating statunitense in particolare ha ridotto la sua previsione di 0,7 punti percentuali al 3,5% a livello globale.
La crescita Usa è stimata ora al 3,5% dal precedente 3,7% e quella dell’Eurozona al 3% dal precedente 4,5%.
Fitch si aspetta un’inflazione Cpi del 7% in media, con un picco del 9%.
Non solo. L’agenzia si attende che l’economia russa “crolli nel 2022” per effetto delle sanzioni che stanno danneggiando “in modo massiccio” il suo sistema bancario e le sue relazioni commerciali e stanno spingendo molte multinazionali a chiudere le loro attività in territorio russo. La dimensione della contrazione “è altamente incerta” e dipenderà “sia dalla durata della guerra che delle sanzioni“.
Al momento si ipotizza un calo dello 8% quest’anno, seguito da un -0,2% nel 2023. Si tratterebbe se fosse confermata, di una contrazione “comparabile” a quella della crisi del 1998 e alla crisi finanziaria globale del 2007-2008.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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