Secondo il governatore di Bankitalia, i prezzi del gas sono aumentati di circa 10 volte
Il governatore della Banca D’Italia Ignazio Visco parla dei rincari energetici. Al termine di un evento organizzato da Bloomberg a Milano, il governatore di Bankitalia ha sottolineato che, se negli Usa negli ultimi due anni i prezzi di energia e gas sono raddoppiati, in Europa i rincari sono arrivati ad un multiplo che in alcuni casi raggiungono 10 volte e “qualcosa bisogna fare”, perché diverse imprese in queste condizioni “non possono sopravvivere”.
Un richiamo alle politiche di bilancio, perché di fronte a uno shock dell’offerta come quello attuale la riposta, secondo Visco, non può essere di politica monetaria. «In Europa – ha detto l’economista e banchiere – i prezzi del gas sono aumentati di 8-9-10 volte in media tra inizio 2020 e febbraio 2022, negli Usa sono aumentati di due volte».
Gli aiuti, afferma Visco, devono essere brevi e poi rimossi, ma servono perché “ora con prezzi del gas a 10 volte quelli di due anni fa è ovvio che fa mettiamo un grade stress non solo sui consumatori e sulla fiducia, ma anche sull’attività del settore industriale stesso. Ci stanno una serie di imprese specialistiche che non possono sopravvivere con questi prezzi, quindi qualcosa bisogna fare”.
Un richiamo che trova d’accordo il presidente di Confindustria Carlo Bonomi. «Desidero ringraziare di cuore il governatore della Banca d’Italia per la chiarezza con cui si è espresso – ha commentato Bonomi – a questi prezzi dell’energia, oggi di nuovo in ascesa, semplicemente le imprese non possono reggere. Quindi ribadiamo la necessità di interventi di natura strutturale»
Secondo Visco sono auspicabili interventi di politica di bilancio e economica, magari con misure per “redistribuire questa che è come una tassa. Se la politica economica riesce a ridurre il trasferimento dei rincari e se la guerra non dura troppo, potremmo non avere stagnazione e alta inflazione”.
«Le previsioni dicono tutte che la fine di uno shock dell’offerta si accompagna da riduzioni delle pressioni sui prezzi, ha aggiunto. Sulla situazione dei mercati “se ci sta una parola” per descriverla, allora è “incertezza”, “ma complessivamente i mercati sono rimasti relativamente calmi, anche grazie alle abbondanti liquidità assicurate dalle Banche centrali» ha detto il governatore di Bankitalia.
Visco si è poi rivolto alla Bce: «quello che abbiamo deciso è di avviare una graduale normalizzazione della politica monetaria, con l’aggiunta della parola ‘opzionalità’. Significa che tutte le opzioni sono aperte. Riteniamo di ridurre i nostri acquisti netti di titoli ma voliamo mantenere condizioni di finanziamento favorevoli. Un mondo normale è quello dove non ci sono più tassi negativi. Un riduzione della mole del bilancio non accadrà presto, dato che al momento stiamo discutendo come rinnovare i titoli accumulati. La questione qui è come troviamo condizioni più normali, posto che non sappiamo cosa sarà la nuova normalità».
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/ETTORE FERRARI
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