Si dice pronta ad intervenire sui cambi. Occhio all’inflazione che continua a salire. Congelati asset russi per 5,75 miliardi di franchi
Rimane invariata la politica monetaria in Svizzera. La Banca centrale ha lasciato al -0,75% il tasso guida e il tasso di interesse sugli averi a vista detenuti sui suoi conti. Con un comunicato l’istituzione riafferma la propria disponibilità a intervenire all’occorrenza sul mercato dei cambi per contrastare la pressione al rialzo sul franco.
Secondo la banca centrale l’invasione russa dell’Ucraina ha accresciuto significativamente l’incertezza in tutto il mondo e in questa situazione intende continuare a garantire la stabilità dei prezzi e il sostegno all’economia svizzera. Nel suo nuovo scenario di base si attende per quest’anno una crescita del Pil svizzero pari circa al 2,5%, più contenuta rispetto all’ultima previsione.
L’inflazione ha continuato a salire negli ultimi mesi, anche se in realtà in Svizzera resta a livelli abbastanza contenuti: +2,2%.
La Svizzera ha anche congelato asset russi colpiti da sanzioni per un totale di circa 5,75 miliardi di franchi svizzeri (oltre 5,6 miliardi di euro), secondo quanto ha affermato Erwin Bollinger, funzionario del Segretariato di Stato per gli Affari economici (SECO), l’agenzia incaricata di supervisionare le sanzioni.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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