
Le forze russe avrebbero sparato su un treno di evacuazione a Kiev
È ormai passato un mese dall’inizio della guerra in Ucraina. L’esercito russo starebbe sferrando pesanti attacchi missilistici contro Irpin, a nord di Kiev. Lo ha comunicato il sindaco Oleksandr Markushyn, che riferisce di aver lasciato la città. Le riprese dei droni geolocalizzate dalla Cnn mostrano una devastazione diffusa, con incendi che avvolgono i di veicoli abbandonati.
Dall’inizio del conflitto a Kiev sono stati uccisi 75 civili, tra cui quattro bambini, mentre altri 307 sono rimasti feriti, di cui 16 minori. Lo ha dichiarato il sindaco della Capitale Vitali Klitschko, citato dal Kyiv Independent.
Nei pressi di Vasylkiv nella regione di Kiev è stato attaccato il treno di evacuazione Kiev-Ivano Frankivsk. Lo comunica Oleksandr Kamyshyn, direttore di Ukrzalizhnytysya. Stando a quanto riferito, le forze russe avrebbero sparato contro il convoglio. Nell’attacco sono stati distrutti i finestrini di tre vagoni. Non ci sono vittime.
Solo da Mariupol l’esercito di Mosca ha deportato illegalmente in Russia 15mila cittadini ucraini. La denuncia arriva su Telegram dal sindaco Vadim Boychenko. «Gli invasori costringono le persone già stremate dalla guerra a salire sugli autobus, li privano di passaporti e altri documenti di identità ucraini e dei cellulari. Li portano in campi di smistamento e poi in diverse città remote della Russia”. Secondo il sindaco, i russi bloccano i convogli per l’evacuazione dei cittadini “solo per impedire alle persone di tornare nel territorio controllato dall’Ucraina, contro la loro volontà» ha detto Boychenko.
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/EPA/NUNO VEIGA
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