
Nel 2021 hanno attraccato al terminale marino Siot del Porto di Trieste 425 petroliere; erano state 416 nel 2020. Con la guerra Siot-Tal si dice pronta a intervenire sulla propria operatività
Nel 2021 sono state trasportate 37,2 milioni di tonnellate di greggio. A riportare il dato è Siot-Tal, l’infrastruttura che porta il petrolio dal Porto di Trieste in Europa.
Il dato è stabile sul 2020 (37,6) e riporta al trend nell’epoca pandemica, caratterizzato da un calo di circa quattro milioni di tonnellate rispetto agli ultimi due anni pre-Covid.
Nel 2021 hanno attraccato al terminale marino Siot del Porto di Trieste 425 petroliere; erano state 416 nel 2020.
«Sia in epoca pandemica che attualmente con una geopolitica caratterizzata dalla guerra in Ucraina – ha detto il Presidente Siot e general manager del gruppo Tal, Alessio Lilli – il nostro oleodotto è strategico per il rifornimento di energia al Centro Europa e si conferma rilevante per l’economia del Fvg. La movimentazione creata dal Terminal, infatti, costituisce oltre il 60% del traffico portuale “ed è al servizio di tutta l’Europa tutta, rendendo Trieste uno snodo di riferimento per le economie di Germania, Austria e Repubblica Ceca».
Nel 2022 l’attività della Siot-Tal non incorre nelle sanzioni per la guerra in Ucraina: queste non riguardano al momento movimentazioni del greggio o settori analoghi, ma l’azienda dice di essere pronta a intervenire sulla propria operatività. «L’attuale situazione geopolitica – ha detto Lilli – impone, anche riflessioni sul futuro e sul ruolo che infrastrutture come la nostra hanno e avranno sulle comunità servite dalla fornitura di energia, oggi sotto forma di petrolio greggio. Questa ci ha portati a immaginare nuovi progetti che abbiano come elementi cardine sostenibilità e autoproduzione di energia. In questo senso Siot – Tal ha avviato due anni fa una analisi sulla sostenibilità che porterà alla stesura del primo Bilancio di Sostenibilità dell’ azienda che sarà presentato nel secondo semestre 2022 e riguarderà il 2021».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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