Eni e CDP sottoscriveranno il 43% circa e anticipano 645 milioni. Ebitda adjusted di oltre 0,5 miliardi nel 2022 e oltre un miliardo nel 2025
Ricavi in crescita del 15% annuo tra il 2021 e il 2025 e un Ebitda adjusted di oltre 0,5 miliardi nel 2022 e oltre un miliardo nel 2025. Sono questi i principale target finanziari del piano 2022-2025 aggiornato dal consiglio di amministrazione di Saipem che si attende una riduzione dei costi di struttura nel 2022 per oltre 150 milioni e oltre 300 milioni a regime nel 2024.
La società archivia l’esercizio 2021 con una perdita netta pari a 2,46 miliardi di euro, più che raddoppiata rispetto agli 1,13 miliardi registrati nel 2020. Nel solo quarto trimestre 2021 il rosso è pari a 1,34 miliardi di euro contro i -120 milioni del pari periodo dell’anno prima. I ricavi 2021 sono in calo del 6,8% e si attestano a 6,87 miliardi (7,3 miliardi l’anno precedente), il margine operativo lordo adjusted segna un rosso per 1,19 miliardi (positivo per 614 milioni di euro nel 2020) ed il risultato operativo negativo (Ebit) adjusted è pari a 1,71 miliardi di euro, a fronte di un precedente utile di 23 milioni.
Nella riunione il CdA ha anche approvato la manovra di rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale della società che si articola in un aumento di capitale di due miliardi, la cui realizzazione è prevista entro la fine dell’anno. I soci Eni e Cdp hanno assunto l’impegno a sottoscrivere complessivamente circa il 43% dell’aumento di capitale, in proporzione alle partecipazioni detenute. La restante parte di circa 57% è coperta da un accordo di preunderwriting con primarie banche italiane e internazionali.
Dopo l’aumento di capitale, Saipem prevede un debito netto (post IFRS 16) di circa 800 milioni a fine 2022, con un target di fine 2025 vicino a zero.
La società ha inoltre sottoscritto accordi “per far fronte alle esigenze di liquidità a breve termine” per 1,5 miliardi di euro, di cui 645 milioni di euro messi a disposizione da Eni e CDP, a titolo di anticipo sull’aumento di capitale, e per 855 milioni di euro da un pool di banche a titolo di finanziamento.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/DANIEL DAL ZENNARO
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