L’azienda ha raggiunto un accordo con il Gruppo Alberti per l’acquisto del 100% della società francese. L’operazione è stata effettuata congiuntamente a FAI Service
Telepass ha raggiunto ha raggiunto un accordo con il Gruppo Abertis per l’acquisto del 100% della società francese Eurotoll. La formalizzazione avviene a valle della presentazione di un’offerta vincolante accettata da Abertis, che negli scorsi mesi aveva lanciato un processo competitivo.
L’operazione è stata effettuata congiuntamente a FAI Service, partner globale per le aziende di autotrasporto.
Dal 2006 Eurotoll fornisce soluzioni di pedaggio elettronico come autostrade, ponti, tunnel, parcheggi per camion. Emittente autorizzata in Francia, Belgio e Austria, la società francese ha progressivamente esteso la propria copertura geografica in 16 paesi europei, Italia compresa, attraverso un network di oltre 92mila chilometri di strade a pagamento, 10mila clienti attivi e la gestione di oltre 150mila on board unit (OBU) satellitari.
Siamo molto soddisfatti di aver raggiunto questo accordo, che ci consente di consolidare la nostra leadership nel business del trasporto merci e dell’intermodalità, un comparto a cui è sempre più riconosciuta una dimensione strategica per l’intera economia internazionale come è emerso chiaramente anche durante le prime fasi della pandemia”, afferma Gabriele Benedetto, Amministratore Delegato di Telepass.
Gabriele Benedetto, amministratore delegato di Telepass, ha dichiarato: «con questa operazione iniziamo a focalizzarci maggiormente sul nostro posizionamento europeo che rimane una delle nostre priorità strategiche. Ora lo potremo fare anche grazie alla valorizzazione dell’esperienza maturata nel settore da Eurotoll e dalle sue persone».
«Siamo molto soddisfatti di aver raggiunto questo accordo – continua Bendetto – che ci consente di consolidare la nostra leadership nel business del trasporto merci e dell’intermodalità, un comparto a cui è sempre più riconosciuta una dimensione strategica per l’intera economia internazionale come è emerso chiaramente anche durante le prime fasi della pandemia».
di: Francesca LASI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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