Secondo la Difesa ucraina l’esercito russo ha sparato bombe a grappolo in un’area residenziale di Donetsk
Il leader dell’autoproclamata Repubblica di Lugansk Leonid Pasechnik ha dichiarato che “in un prossimo futuro” potrebbe essere indetto un referendum per stabilire l’annessione del territorio separatista alla Russia.
Il bollettino di guerra sul campo in Ucraina, al 32esimo giorno di invasione, arriva con un aggiornamento delle vittime civili del conflitto: secondo quanto confermato dall’ufficio del Procuratore generale, dall’invasione della Russia sono già morti 139 bambini, mentre più di 205 sono rimasti feriti.
La notizia arriva mentre il Ministero dell’Interno ucraino accusa le truppe russe di aver usato bombe a grappolo in una zona residenziale di Krasnohorivka, nella regione di Donetsk. Si sarebbe trattato di “lanciarazzi multipli Tornado-C” con i quali sono state lanciate “munizioni a grappolo vietate” che sono cadute nelle strade del settore privato.
Dopo una serata di bombardamenti su Leopoli, secondo alcune fonti di stampa le forze di resistenza ucraina starebbero recuperando terreno e riprendendo il controllo di alcuni centri abitati.
In particolare si tratterebbe secondo il Kyiv Independent di due cittadine nella provincia sud-orientale di Zaporizhzhia (Poltavka e Malynivka) e dell’area settentrionale di Sumy, con la città di Trostyanets, diversi villaggi e Vilkhivka, a 32 km dalla frontiera con la Russia.
Per oggi, 27 marzo, sono stati concordati due corridoi umanitari nelle regioni di Donetsk e Lugansk “dalla città di Mariupol alla città di Zaporizhia con mezzi propri“. È stata concordata, come confermato da Iryna Vereshchuk, anche “l’evacuazione centralizzata in autobus da Berdyansk a Zaporizhia” con 15 veicoli in partenza.
Intanto, dopo il discorso di Biden a Varsavia, Zelensky ha ripreso il suo appello per una maggiore fornitura di armi da parte dell’Occidente: «è impossibile salvare Mariupol senza altri tank e aerei» spiega, perché “l’Ucraina non può abbattere i missili russi con fucili e mitra“.
L’appello del presidente ucraino si fa sempre più incalzante su questo aspetto: «Chi guida la comunità euro-atlantica? È ancora Mosca, attraverso l’intimidazione?» si chiede non senza una nota di polemica Zelensky.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA
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