Era stato salvato con fondi pubblici nel più grande salvataggio bancario del mondo al culmine del tracollo del 2008
Il Governo inglese cede il controllo di Natwest. La Gran Bretagna ha annunciato oggi di aver ceduto il controllo del gigante bancario, salvato con fondi pubblici, tagliando la sua partecipazione al di sotto del 50% per la prima volta dalla crisi finanziaria globale del 2008. Il governo di Londra ha venduto un’altra tranche di azioni per oltre 1,2 miliardi di sterline (1,4 miliardi di euro), portando la sua partecipazione dal 50,6% al 48,1%.
Il gruppo era stato salvato con 45,5 miliardi di sterline di contanti dei contribuenti nel più grande salvataggio bancario del mondo al culmine del tracollo del 2008. Al suo apice il Governo possedeva l’84% del colosso dei servizi finanziari, ma questo è stato gradualmente ridotto. «Questa è una pietra miliare nel piano del governo per restituire alla proprietà privata le istituzioni che hanno portato alla proprietà pubblica a seguito della crisi finanziaria del 2007-2008», ha affermato il Tesoro in una nota.
La banca con sede a Edimburgo era stata devastata dall’acquisizione da parte del consorzio della banca olandese ABN Amro ai vertici del mercato nel 2007, poco prima che la crisi finanziaria colpisse. Da allora quella che era precedentemennte nota come Royal Bank of Scotland ha intrapreso una massiccia ristrutturazione per vendere asset, tagliare il proprio bilancio e tagliare migliaia di posti di lavoro in tutto il mondo.
Dal 2008, il gruppo ha ridotto la sua forza lavoro totale da quasi 200.000 dipendenti a 56.200 nel 2021 ed ha drasticamente ridotto il suo bilancio da 2,2 mila miliardi di sterline a soli 782 miliardi di sterline. La banca è uscita da 35 nazioni e attualmente opera in 19 paesi. La banca è tornata all’utile netto nel 2017 dopo 9 perdite annuali consecutive.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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