I colloqui Russia-Ucraina inizieranno domani alle 10:30 (09:30 ora italiana) nel palazzo di Dolmabahce a Istanbul. Secondo alcune fonti del Wall Street Journal, l’oligarca Abramovich e alcuni membri della delegazione ucraina presenterebbero sintomi da avvelenamento dopo un incontro a Mosca. Il portavoce dell’oligarca conferma, l’Ucraina smentisce.
La guerra in Ucraina arriva al 33esimo giorno. Stando a quanto riferito dalla presidenza turca, i negoziati tra Russia e Ucraina si terranno domani nel palazzo di Dolmabahce a Istanbul, sede degli uffici della residenza presidenziale. I colloqui inizieranno alle 10:30 ora locale (09:30 in Italia).
Secondo il Wall Street Journal, che cita alcune fonti, l’oligarca russo Roman Abramovich e i negoziatori ucraini avrebbero accusato alcuni sintomi di avvelenamento dopo un incontro a Kiev avvenuto all’inizio del mese.
Stando a quanto dichiarato dalle fonti del quotidiano statunitense, il sospetto attacco potrebbe essere stato commesso da alcuni a Mosca che volevano sabotare le trattative per mettere fine alla guerra. La notizia non è stata confermata.
Un portavoce di Roman Abramovich ha confermato il sospetto avvelenamento dell’oligarca russo. Lo riporta la BBC. Stando a quanto riferito, l’imprenditore ora starebbe bene e continuerà ad adoperarsi per i negoziati.
Stando a quanto riferito dal Financial Times, Abramovich avrebbe perso la vista per alcune ore dopo il sospetto avvelenamento. Secondo le fonti del quotidiano britannico, l’oligarca avrebbe ricevuto le adeguate cure mediche in Turchia e ha recuperato interamente la vista.
Il consigliere della presidenza e capo negoziatore ucraino Mikhailo Podolyak ha smentito le accuse di avvelenamento dei negoziatori ucraini. Lo riporta il Kyiv Independent. Si tratta di una “speculazione”, ha detto Podolyak, aggiungendo che tutti i negoziatori ucraini “lavorano come al solito”.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden commenta le polemiche scaturite dopo il discorso tenuto a Varsavia, nel quale auspicava un cambio al regime russo. «Non ritratto nulla» ha detto l’inquilino della Casa Bianca, sottolineando di ave espresso “il suo sdegno” per la guerra in Ucraina e precisando che si trattava di “un’opinione personale” e non di un’indicazione politica su un eventuale cambio di regime. Rispondendo ai giornalisti, Biden ha poi detto che non pensa che i suoi commenti su Vladimir Putin complicheranno la diplomazia per risolvere il conflitto in Ucraina. In merito a un eventuale incontro con il capo del Cremlino, il presidente ha detto: «Dipende da cosa vuole discutere».
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/EPA/JEAN-CHRISTOPHE BOTT
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