E’ boom della filiera vitivinicola ma tutti i distretti si posizionano ampiamente al di sopra dei livelli del 2019
Prosegue in crescita il commercio del made in Italy. Nel 2021 le esportazioni a prezzi correnti dei distretti agroalimentari italiani si chiudono con un bilancio positivo, superando la cifra di 22 miliardi di euro e realizzando un aumento del 9,2% rispetto al 2020. E’ quanto emerge da un report di Intesa Sanpaolo secondo cui è boom della filiera vitivinicola, che supera per la prima volta la soglia di 6 miliardi di euro, con una crescita del 12,5%. Il maggior contributo arriva dal distretto dei Vini di Langhe, Roero e Monferrato (+15,3% nel 2021), ma registrano una performance molto positiva anche i Vini dei colli fiorentini e senesi (+20,7%), il Prosecco di Conegliano- Valdobbiadene (+15,5%), i Vini e distillati del Friuli (+20,5%) e i Vini e liquori della Sicilia occidentale (+15,7%).
L’andamento al rialzo prosegue ininterrotto dal 2010 per i distretti agroalimentari e non si è arrestato neanche durante la pandemia. Sul fronte delle esportazioni sono in crescita quelle verso Germania, Stati Uniti e Francia, in calo quelle verso la Gran Bretagna causa complicazioni dovute alla Brexit, crescono a doppia cifra quelle verso le economie emergenti e resta bassa l’esposizione nei mercati russo e ucraino, che nel complesso rappresentano solo l’1,6% delle esportazioni agroalimentari italiane per un valore di 366 milioni di euro.
Tutti i distretti si posizionano ampiamente al di sopra dei livelli del 2019. Oltre al vino anche la filiera dei prodotti agricoli prosegue sul trend del 2020 e registra una crescita del 9,4%.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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