
Si tratta del calo più forte dal 1992. Poi la ripresa sarà limitata: nel 2023 +0,3%, nel 2024 +1%
Brusco calo del Pil della Russia a causa della guerra. La crescita economica quest’anno arreterà dell’8,5%, il calo più forte dal 1992, per le sanzioni imposte da Usa e Paesi Ue dopo l’invasione dell’Ucraina. E’ quanto prevede S&P Global Ratings secondo cui Mosca avrà una ripresa limitata allo 0,3% del Pil nel 2023, più 1% nel 2024 e più 1,3% nel 2025.
E pensare che la Russia era riuscita a cavarsela relativamente bene nel 2020, limitando la contrazione del Pil al 3%, a differenza di molti Paesi Ue che hanno visto recessioni più importanti a causa del Covid. Poi lo scorso anno il Pil russo è balzato in avanti del 5,6% e prima dell’esplosione delle ostilità su quest’anno S&P prevedeva un più 2,7%.
S&P ricorda che si sono verificate massicce fughe di capitali dopo le sanzioni, costringendo la banca centrale russa ad alzare improvvisamente i tassi di interesse dal 9,55% al 20% e a varare misure restrittive sui movimenti di capitali.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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