A fare da traino è l’ipotesi che la Cina apra all’uso di rubli o yuan nel commercio di energia
Il rublo recupera sul dollaro e torna ai valori pre-guerra, attestandosi a quota 76 (-5,263%): in pratica per l’acquisto di un dollaro servono adesso 76 rubli, contro gli 84,95 del 24 febbraio e i 139,7 registrati il 7 marzo nel momento di massima debolezza.
Il trend rialzista ha beneficiato dell’ipotesi, non esclusa dalla Cina, di usare rubli o yuan nel commercio di fonti energetiche, in base a quanto riportato dalla Tass secondo cui “gli operatori del mercato sono liberi di scegliere la valuta negli accordi bilaterali”.
di: Maria Lucia PANUCCI
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