Con l’adozione del nuovo Piano regionale di intervento urgente per la gestione dell’emergenza sanitaria sono nuovamente consentite le attività all’aria aperta nell’entroterra ligure
A più di due mesi dalle restrizioni imposte nei territori dell’entroterra, è di nuovo possibile dedicarsi ad attività all’aria aperta nei territori della Città metropolitana di Genova e del savonese interessati dal blocco per l’emergenza della peste suina.
Con l’emanazione del decreto (ne avevamo parlato qui) che prevedeva “piani regionali di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina africana“, la Giunta regionale ligure ha approvato con effetto immediato la ripresa delle attività all’aria aperta, in seguito alle valutazioni dell’Ispra e del Centro di referenza nazionale per la peste suina.
Il piano regionale approvato predispone una nuova zonizzazione sulla base della normativa europea che prevede tre tipologie di aree: una zona infetta (che comprende un’area di circolazione attiva virale e un’area ad alto rischio), un’area di sorveglianza e un’area indenne.
Il documento ha previsto la realizzazione di alcuni sbarramenti e la delimitazione a basso impatto di una zona cuscinetto fra l’area in cui il virus circola attivamente e l’area infetta.
Come ha spiegato il vice presidente della Regione Liguria Alessandro Piana, la riapertura all’outdoor restituirà ai liguri la fruizione dell’entroterra, a patto che al contempo sia attivata una “campagna di informazione e formazione per i vari stakeholders, su tutti i punti del provvedimento regionale“.
Sono quindi consentite, anche nella zona infetta, “operazioni selvicolturali e quelle all’area aperta come escursionismo e mountain biking, attività equestre, arrampicata, torrentismo, parapendio e pesca in acque interne“.
Sono però richiesti particolari protocolli come “il cambio di calzature alla partenza e all’arrivo delle escursioni, la disinfezione di suole e gomme oltre al parcheggio degli automezzi esclusivamente in prossimità delle strade asfaltate, eccetto quelli necessari allo svolgimento di attività agropastorali“.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/LUCA ZENNARO
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