Secondo il ministro degli Esteri ucraino Kuleba quanto accaduto a Bucha è solo “la punta dell’iceberg”, a Mariupol la situazione è peggiore
È il 40esimo giorno di guerra in Ucraina. Secondo il portavoce del ministero della Difesa ucraino Oleksandr Motuzyanyk, citato da Unian, le forze russe si stanno preparando a conquistare Kharkiv. «Gli sforzi principali del nemico si sono concentrati sulla preparazione per la ripresa delle operazioni offensive per circondare le forze ucraine e conquistare la città di Kharkiv – ha detto Motuzyanyk – il nemico sta rafforzando le truppe dei distretti militari occidentali e meridionali nei distretti operativi di Slobozhansky e Donetsk. Lo sta facendo sia trasferendo truppe da altri distretti militari sia coinvolgendo unità della riserva”.
Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, durante una conferenza stampa al termine dei colloqui con il Gruppo di contatto della Lega araba (LA) sull’Ucraina, ha affermato che Mosca presenterà del “materiale” su quanto accaduto a Bucha. In merito ai negoziati tenutisi a Istanbul, Lavrov ha dichiarato di aver riscontrato “segnali di realismo” nella posizione di Kiev.
«Le sanzioni occidentali senza precedenti stanno danneggiando prima di tutto l’economia mondiale. In che modo questa situazione incide sulle nostre relazioni bilaterali, sui rapporti con il mondo arabo nel suo insieme, i Paesi del Medio Oriente e del Nord Africa? Non è la situazione a incidere sulle relazioni, ma quelle sanzioni assolutamente illegittime, illegali, sanzioni senza precedenti che l’Occidente ha annunciato contro la Federazione Russa, che hanno colpito molto dolorosamente, in primo luogo, l’economia globale» ha aggiunto Lavrov.
Secondo il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, quanto accaduto a Bucha è “solo la punta dell’iceberg” e a Mariupol la situazione è ancora “peggiore”.
L’ambasciatore russo all’Onu Vassily Nebenzia bolla quanto accaduto a Bucha come una “provocazione” e si è detto pronto a presentare delle “prove” contro le atrocità compiute dai soldati russi. «Le accuse di atrocità contro i civili da parte delle truppe russe sono solo una provocazione, una messa in scena, i nostri militari non hanno fatto nulla di quello di cui sono stati accusati. Non è quello che è successo e abbiamo prove che proporremo domani al Consiglio di Sicurezza». Tra le presunte prove ci sarebbe un video del sindaco di Bucha dopo il ritiro dei militari russi, che si è detto (secondo la traduzione) felice, parlando di vittoria per l’esercito ucraino, senza menzionare nulla delle atrocità.
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/EPA/JUSTIN LANE
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