Si sale al 67% per l’ortofloricoltura, con un impatto traumatico sulle aziende agricole
La spesa per le famiglie italiane diventa più cara a causa della guerra e dei rincari energetici che spingono l’aumento dei costi correnti per la produzione della frutta italiana a +51%, ma si sale al 67% per l’ortofloricoltura, con un impatto traumatico sulle aziende agricole. A lanciare l’allarme è la Coldiretti che ha diffuso una analisi in occasione dell’apertura di Fruit Logistica 2022 a Berlino, la principale fiera internazionale di settore.
Uno scenario preoccupante per il settore ortofrutticolo nazionale che per le famiglia rappresenta la prima voce di spesa per una media di oltre 105 euro al mese. Si tratta di un comparto che garantisce all’Italia 440 mila posti di lavoro, pari al 40% del totale in agricoltura, con un fatturato di 15 miliardi di euro all’anno tra fresco e trasformato, pari al 25% della produzione agricola totale, grazie all’attività di oltre 300 mila aziende agricole su più di un milione di ettari coltivati in Italia e vanta ben 113 prodotti ortofrutticoli Dop e Igp.
«Per difendere il patrimonio ortofrutticolo italiano è necessario intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati e strutturali per programmare il futuro – chiede da Berlino il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. – Occorre lavorare per accordi di filiera con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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