Una recente analisi del Financial Times distingue due situazioni connesse al mercato creditizio a breve o a lungo termine
L’impennata inflazionistica che sta caratterizzando i mercati sta necessariamente spingendo al rialzo anche i tassi di interesse.
In tal senso si stanno già muovendo le banche centrali: la Bank of England ha già approvato tre aumenti consecutivi dei tassi di interesse per contrastare l’inflazione e misure simili sono già nell’agenda della Federal Reserve statunitense e della Bce (lo abbiamo visto anche qui).
L’impatto dei tassi di interesse sui mutui dipende anche dal tipo di credito cui si accede, che sia a breve o lungo termine.
Secondo una recente analisi del Financial Times, le misure di controllo dell’inflazione intraprese dalla Banca d’Inghilterra e dalla Federal Reserve puntano soprattutto a calmierare il costo dell’indebitamento nel breve termine.
Sono infatti proprio questi finanziamenti a rispondere in modo più reattivo alle variazioni delle Banche centrali sui tassi bancari (sul tasso sui fondi federali negli Usa). Lo scopo quindi è alleviare la pressione dei prezzi in particolare per piccole imprese e singoli contribuenti che richiedono prestiti a breve termine per gestire la carenza di liquidità e per effettuare acquisti quotidiani.
Dall’altro lato, i tassi più alti rappresentano una notizia positiva per i risparmiatori: nel breve periodo infatti aumenteranno gli interessi sui depositi bancari o su altri veicoli di risparmio a breve termine.
Per quanto riguarda invece i prestiti a lungo termine, l’impatto dell’inflazione non sarà immediato. Al momento i prezzi per i prestiti dovrebbero rimanere relativamente bassi vista l’offerta di capitale ancora abbondante.
Secondo il FT la situazione potrebbe cambiare quando le banche centrali termineranno i loro programmi di acquisto di obbligazioni, con un impatto diretto sui tassi dei mutui ma anche sui tassi ipotecari fissi, in caso di rinegoziazione.
Ad ogni modo, l’unica risposta certa, anche se non soddisfacente, è che non possono esistere risposte certe sugli esiti di un rialzo dei tassi in un contesto così ricco di variabili esogene ed endogene.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/EPA/NEIL HALL
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