Pesa la posizione da falco della Fed. Gli investitori studieranno attentamente il verbale della riunione di marzo che verrà diffuso questa sera. In Italia occhi puntati al Def
Partenza fiacca oggi per le Borse europee sulla scia delle perdite di Wall Street dopo le parole di Lael Brainard, membro del consiglio dei governatori della Federal Reserve (guarda qui). In avvio l’indice Eurostoxx 50 scivola dello 0,37%. A Francoforte il Dax è piatto con un -0,02%, a Parigi il Cac40 perde lo 0,20% e a Londra l’indice Ftse100 è sulla parità con un +0,03%.
Parte bene invece Piazza Affari. Il Ftse Mib, reduce dalla seduta debole della vigilia, dopo un avvio in calo con un minimo a 24.831 punti si è subito ripreso, segnando +0,20% a 25.011 punti. Tra i titoli in rialzo Saipem (+1,94%) e Unicredit (+1,72%). Tra i segni meno spicca invece Terna (-1,4%), reduce dai massimi storici toccati alla vigilia. In rialzo Enel (+0,82%) che si porta in area 6,28 euro.
Stamattina viaggiano piatti invece i futures di Wall Street (Dow Jones a +0,04%, S&P 500 a +0,04%, Nasdaq a -0,04%).
Altro motivo di preoccupazione per gli investitori è l’impatto sull’economia della nuova ondata dell’epidemia di Covid-19 in Cina, evidenziato dal calo dell’indice Pmi Caixin sui servizi (leggi qui). Ma i mercati continuano a guardare anche all’evoluzione del conflitto in Ucraina e alle possibile nuove sanzioni contro la Russia.
A uscire rafforzato dalle indicazioni della Fed è stato il dollaro, che si è rafforzato sull’euro e ora tratta sotto quota 1,09 a 1,0881. La maggior forza del biglietto verde ha portato il prezzo del petrolio a scendere nelle ore di trattative sul mercato asiatico, ma in prima mattinata si sta assistendo a un recupero, con il Brent a 107,28 dollari al barile (+0,63%) e il greggio americano Wti a 102,28 (+0,31%). Oro in discesa dello 0,26% a 1922,40 dollari l’oncia. Apre in salita il gas europeo Ttf, a 104 euro al megawattora.
L’agenda macro di oggi prevede nel corso della mattina i prezzi alla produzione nell’Eurozona, mentre nel pomeriggio dagli Stati Uniti giungeranno le scorte settimanali di petrolio e in serata la Fed diffonderà i verbali dell’ultima riunione. Per quanto riguarda l’Italia, oggi in primo piano il Def con l’obiettivo di portare il documento al Consiglio dei ministri, atteso nel tardo pomeriggio.
di: Maria Lucia PANUCCI
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