A pesare è soprattutto l’aumento dei prezzi al consumo in Turchia dove ha raggiunto il 54,4% a febbraio. L’energia è il fattore dominante ma incidono anche i prezzi alimentari
L’inflazione dell’area Ocse sale a 7,7% a febbraio su base annua dal 7,2% del mese precedente, toccando così il livello più alto degli ultimi 30 anni, da dicembre 1990 in particolare. A pesare è soprattutto l’aumento dei prezzi al consumo in Turchia dove ha raggiunto il 54,4% a febbraio dal 48,7% di gennaio ma, pur escludendolo, il dato segna comunque un rilevante aumento al 6,3% rispetto al 5,8% di gennaio.
L’energia continua ad avere un’influenza importante nell’aumento dei prezzi nei Paesi industrializzati, ma diventa sempre più rilevante anche l’incidenza dei prezzi alimentari. Nel dettaglio il costo dell’energia in tutti i Paesi Ocse è aumentato del 26,6% a febbraio, mentre i prezzi dei prodotti alimentari sono saliti dell’8,6% (7,5% a gennaio).
Per quanto riguarda i singoli Paesi il salto più significativo è stato registrato in Italia (5,7% dal 4,8%) e Francia (3,6% dal 2,9%). Negli Stati Uniti l’inflazione ha raggiunto un massimo dal gennaio 1982 al 7,9%, nel Regno Unito l’indice dei prezzi al consumo è salito al 5,5% dal 4,9%, in Canada al 5,7% dal 5,1% e in Giappone allo 0,9% dallo 0,5%.
Tra i Paesi non-Ocse il dato della Cina risulta invece stabile allo 0,9% e l’India addirittura scende al 5% dal 5,8%.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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