Il portavoce del Cremlino Peskov afferma che Mosca non riconosce l’autorità della Corte penale internazionale
La guerra in Ucraina arriva al 43esimo giorno. L’Assemblea Generale dell’Onu ha approvato con 93 voti a favore la richiesta degli Stati Uniti di sospendere la Russia dal Consiglio dei diritti umani di Ginevra. Nella bozza di risoluzione – tra i cui co-sponsor c’è anche l’Italia – si chiede di “sospendere il diritto della Russia di far parte” del Consiglio a causa della “grave preoccupazione per la crisi umanitaria in Ucraina, in particolare per le notizie di violazioni e abusi del diritto internazionale umanitario da parte di Mosca”. Sarebbero stati 24 i voti contrari.
In merito alla decisione, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha scritto su Twitter: «il diritto della Russia di appartenere al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni unite è stato appena sospeso. I criminali di guerra non hanno posto negli organismi delle Nazioni unite destinati a proteggere i diritti umani. Grato a tutti gli Stati membri che hanno sostenuto la relativa risoluzione dell’Assemblea generale dell’Onu e hanno scelto la parte giusta della storia».
«Stiamo già lavorando molto duramente al prossimo pacchetto di sanzioni. Continuiamo a preparare con gli Stati membri il prossimo passo, e al momento stiamo guardando al petrolio, per essere in grado di preparare una graduale eliminazione del petrolio della Russia». Lo ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Stoccolma.
Il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha affermato che il presidente russo Vladimir Putin non teme di finire davanti alla Corte penale internazionale per i fatti accaduti in Ucraina. «Non c’è possibilità che questo accada» ha dichiarato Peskov a Sky News, ribadendo che Mosca “non riconosce l’autorità della Corte penale internazionale”.
Le forze russe hanno bombardato con un attacco aereo sul cavalcavia la zona vicino alla stazione di Barvinkove, la ferrovia di Donetsk utilizzata per evacuare gli abitanti di Sloviansk e Kramatorsk, causando il blocco di tre treni. Lo comunica Oleksandr Kamyshin delle ferrovie statali citato dal quotidiano Ukrainska Pravda.
È stato aggredito in Russia, sul treno Mosca-Samara, il direttore della testata di opposizione Novaya Gazeta e premio Nobel per la Pace Dmitrii Muratov. Sconosciuti gli hanno gettato addosso pittura ad olio e acetone. A denunciarlo sul canale Telegram del giornale è stato lo stesso Muratov.
Le autorità di Irpin hanno imposto un coprifuoco di tre giorni in città, dalle 21 di questa sera fino alle 9 dell’11 aprile. Lo ha annunciato il consiglio comunale, spiegando che l’ingresso in città sarà completamente chiuso.
Sono 4.676 le persone evacuate oggi dalle città assediate dell’Ucraina tramite i corridoi umanitari. Lo ha detto la vice premier Iryna Vereshchuk.
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/POLIZIA UCRAINA
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