La Business school, in collaborazione con il Cottino Social Impact Campus, promuove un progetto di education dedicato ai valori ESG
Il mondo della finanza si prepara ad affrontare le sfide del futuro puntando sulla formazione di manager consapevoli rispetto alle esigenze in continuo sviluppo del mercato, dai criteri ESG agli obiettivi di sostenibilità.
È con questo scopo che la Business School indipendente Istud e la Cottino Social Impact Campus, realtà nata nel 2019 per creare cultura di impatto sociale, hanno unito le forze in un progetto di formazione manageriale per arricchire il mercato dell’education e fornire nuovi contenuti e metodi a singoli lavoratori, organizzazioni, imprese e terzo settore.
Il marchio Istud entra quindi a far parte della rete formativa della Fondazione Cottino, che ha sede nei quattromila metri quadri nella cittadella del Politecnico di Torino.
Il progetto porterà alla nascita, nei prossimi mesi, di nuovi programmi di ricerca e nuovi percorsi di formazione. In questo modo, Istud “potenzierà e darà concreta realizzazione alla sua missione di scuola di business geneticamente orientata allo sviluppo di una classe manageriale sensibile, responsabile e competente sui temi della sostenibilità e dell’impatto sociale“, come spiega il direttore generale Marella Caramazza.
«È oggi più che mai necessario lavorare per fare crescere e formare una classe manageriale nuova e capace di orientare e valutare tutte le scelte aziendali sulla base di modelli che producano valore economico incorporando approcci ESG e mettendo in primo piano gli impatti qualitativi e quantitativi delle strategie su ambiente e società» prosegue Caramazza.
«Questo investimento ci consente sempre più di onorare il nostro impegno di restituzione al territorio dotando la città di una business school innovativa che ci auguriamo consentirà di trattenere ed attrarre in Città studenti manager e imprenditori che saranno alla guida di imprese italiane ed internazionali che per noi sono primari attori sociali di innovazione e cambiamento» aggiunge la ceo del Cottino Social Impact Campus e vicepresidente della Fondazione Cristina Di Bari.
di: Marianna MANCINI
FOTO: PIXABAY
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