Il motivo è la permanenza di condizioni esterne per l’economia russa ancora difficili, che limitano notevolmente l’attività economica
Diventa più espansiva la politica monetaria in Russia. La Banca centrale ha deciso di ridurre il tasso di riferimento di 300 punti base al 17% dall’11 aprile 2022.
Nel tentativo di frenare la svalutazione del rublo, Mosca aveva drasticamente alzato il costo del denaro portandolo da 9,5% a 20%, confermando poi il tasso nella riunione dello scorso 18 marzo (guarda qui).
La decisione odierna viene giustificata con la permanenza di condizioni esterne per l’economia russa ancora difficili, che limitano notevolmente l’attività economica. E per il futuro l’istituto centrale “tiene aperta la prospettiva di un’ulteriore riduzione del tasso chiave nelle sue prossime riunioni“.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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