Cub, ADL Cobas, Cobas, SGB, Unicobas e Usi Cit hanno indetto uno sciopero contro la guerra e “l’economia di guerra”
I sindacati di base Cub, ADL Cobas, Cobas, SGB, Unicobas e Usi Cit hanno proclamato lo sciopero generale per venerdì 20 maggio. La decisione è stata presa dall’Assemblea Nazionale del Sindacalismo di base tenutasi oggi a Milano.
«Contro la guerra, contro l’economia di guerra e contro il ‘governo di guerra’ targato Draghi» questo lo slogan dei sindacati.
«Sono già tangibili le prime conseguenze sia in Italia, sia in tutta Europa, con l’aumento delle tariffe di gas ed energia elettrica e le sanzioni che si ritorcono contro l’Ue in particolare contro l’economia italiana e quella tedesca. In Italia sono all’ordine del giorno licenziamenti e aumento della disoccupazione, mentre è stato raggiunto il record di spese militari a discapito delle urgenti necessità sociali di sanità, istruzione, trasporti, casa. A questo si aggiungono i fermi di molte filiere produttive a causa della scarsità delle materie prime, della crescita dei loro costi e di quelli dell’energia, dei processi di delocalizzazione di questi ultimi decenni e non per ultime delle immani privatizzazioni dei settori strategici per l’economia del Paese – affermano i sindacati – come se non bastasse il Governo si appresta a varare un piano di vera e propria economia di guerra con l’incremento delle spese per la Difesa verso il traguardo del 2%».
Walter Montagnoli, Segretario Nazionale della CUB, afferma: «riteniamo lo sciopero serva per arginare quanto prima la deriva militarista imposta dagli Stati Uniti. È l’Europa infatti a pagare il prezzo più alto del conflitto in Ucraina, non gli Usa. Come di consueto nei conflitti bellici sono i lavoratori e le classi popolari a pagare in larga misura».
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/MATTEO BAZZI
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