Kiev: i russi si riposizionano a sud. Onu: 4,8 milioni di bambini sfollati
La parlamentare ucraina e capo del comitato parlamentare sull’integrazione dell’Ucraina Ivanna Klympush ha dichiarato che i russi hanno fatto cadere un drone contenente sostanze tossiche sulla città di Mariupol, nel sud dell’Ucraina, nelle scorse ore. Nella stessa Mariupol secondo il sindaco sono morti dall’inizio dell’invasione russa oltre 10 mila civili, che potrebbero arrivare fino a 20 mila per la difficoltà di tracciare un bilancio. Il primo cittadino ha raccontato che il porto è sotto assedio ma ancora in mano ucraina: “si continua a combattere“, ha dichiarato.
Il governatore dell’Oblast ha fatto sapere che la notte scorsa i bombardamenti russi hanno colpito ripetutamente la regione di Lugansk, provocando una vittima e tre feriti. L’Unicef ha fatto sapere che circa due terzi di tutti i bambini ucraini sono stati costretti ad abbandonare le proprie case nelle 6 settimane trascorse dall’invasione russa, per un totale di circa 4,8 milioni di bambini in fuga.
Sono stati concordati nella giornata di oggi 9 corridoi umanitari per evacuare i civili. Previsti anche a Mariupol e Zaporizhzhia ma solo per chi si può spostare con mezzi propri.
Intanto il Comando operativo sud delle forze armate ucraine ha annunciato che i russi si stanno riposizionando nella parte meridionale del fiume Bug e al confine con la Regione di Kherson. «Nella zona di Nikolaev – prosegue il Comando Sud – alcuni russi travestiti su tre auto civili hanno cercato di fingere di essere un gruppo di locali evacuati allo scopo di commettere un sabotaggio. Hanno cercato di attaccarci ma, una volta scoperti, hanno dovuto fuggire».
Nel consueto video messaggio quotidiano, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato la difficoltà del rientrare in alcune zone del Paese assediate dai russi, che avrebbero “lasciato mine ovunque“: «nelle case, nelle strade, nelle auto, nelle porte. Hanno fatto di tutto per rendere il più pericoloso possibile il ritorno in queste aree. Hanno fatto di tutto per uccidere o mutilare il maggior numero possibile della nostra gente quando sono stati costretti a ritirarsi dalla nostra terra», ha sentenziato, parlando di “centinaia di migliaia di oggetti pericolosi, mine e proiettili inesplosi” trovati nelle regioni del nord del paese.
Non solo: Zelensky si è detto preoccupato che i russi possano usare armi chimiche nella “nuova fase del terrore”. “Voglio ricordare ai leader mondiali – ha aggiunto – che si è già discusso del possibile uso di armi chimiche da parte dell’esercito russo. E già in quel momento significava che era necessario reagire all’aggressione russa in modo molto più duro e rapido”.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA