A Mariupol tra i tra i 20-22mila morti
Serghei Orlov, il vicesindaco di Mariupol, avrebbe confermato un attacco chimico in città effettuato con bombe al fosforo. Orlov ha aggiunto che non è possibile “fornire informazioni più dettagliate” per quanto riguarda la natura degli ordigni ma che l’avvenimento sia stato confermato dai militari ucraini.
A Mariupol è stato distrutto, con un carro armato russo, l’edificio in cui aveva sede la Caritas. Nell’edificio erano presenti persone che cercavano riparo dalle bombe, due operatrici e cinque loro famigliari sono morti. «Questa drammatica notizia lascia la famiglia Caritas inorridita e scioccata. Ci uniamo nel dolore e nella solidarietà alla sofferenza delle famiglie e dei nostri colleghi di Caritas Ucraina che stanno vivendo questa tragedia» ha commentato il segretario generale di Caritas Internationalis, Aloysius John. La notizia dell’attacco giunge solo adesso ma dovrebbe essere accaduto il 15 marzo.
Il governatore della regione di Donetsk Pavlo Kyrylenko ha parlato della drammatica situazione della città di Mariupol definendola una città “sotto assedio” che conta tra i “20-22mila morti“.
«Abbiamo fornito all’Ucraina equipaggiamenti di protezione da armi chimiche» è quanto dichiarato da Ned Price, portavoce del dipartimento di Stato americano. Non è stato fornito un elenco preciso di cosa glia States abbiano inviato agli ucraini, ma probabilmente maschere anti-gas, tute e altre attrezzature di questo tipo.
Il Presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, in merito alla mancata visita in Ucraina, ha dichiarato quanto fosse “pronto a farlo ma a quanto pare, e devo prenderne atto, non è stato voluto da Kiev“. Steinmeier aveva proposto una visita congiunta insieme ai presidenti di Polonia e Paesi baltici così da dare un importante “segno della solidarietà europea“. Sarebbe stato il presidente ucraino Zelensky a declinare l’invito. Il motivo del rifiuto sarebbero le posizioni di apertura verso la Russia che Steinmeier ha avuto per molti anni. Nonostante in questi giorni anche il presidente tedesco si stia spendendo per condannare l’azione russa e il presidente Putin.
L’Ucraina, tramite l’ambasciatore a Berlino Andrij Melnyk, ha fatto sapere che il Presidente e il Governo accoglierebbero a braccia aperte il cancelliere tedesco, “sarebbero molto felici se il cancelliere Olaf Scholz visitasse Kiev” ha dichiarato Melnyk.
A quanto emerge è stato catturato a Kiev il deputato ucraino filo russo Viktor Medvedchuk, membro del partito filo-russo Opposition Platform For Life. L’uomo era stato accusato di tradimento e aveva evaso i domiciliari a febbraio. L’annuncio arriva direttamente da Zelensky su Telegram. Medvedchuk è uno dei principali politici filo-russi in Ucraina ed è sospettato di crimini contro la sicurezza nazionale. L’8 ottobre era stato accusato di tradimento e favoreggiamento di un’organizzazione terroristica.
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: ANSA/POLIZIA UCRAINA
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