La banca ha registrato un utile di 8,28 miliardi di dollari, o 2,63 dollari per azione, rispetto ai 14,3 miliardi di dollari, o 4,50 dollari per azione, di un anno fa
Trimestrale deludente per JP Morgan, banca numero uno degli Stati Uniti per valore degli asset. Ha registrato un utile di 8,28 miliardi di dollari, o 2,63 dollari per azione, rispetto ai 14,3 miliardi di dollari, o 4,50 dollari per azione, di un anno fa.
I ricavi (reported) sono stati di 30,72 miliardi di dollari, dato che si confronta con i 32,27 miliardi di dollari del primo trimestre del 2021. I ricavi managed sono stati di 31,59 miliardi di dollari. Il mercato, secondo dati Refinitiv, si aspettava un utile per azione di 2,69 dollari su ricavi di 30,86 miliardi di dollari.
Il fatturato relativo alla divisione markets & securities services è sceso dell’8% a $9,3 miliardi mentre quello della divisione di investment banking è calato del 28% a $2,1 miliardi.
«Rimaniamo ottimisti sull’economia, almeno per il breve termine ma prevediamo significative sfide geopolitiche ed economiche a causa dell’inflazione elevata, dei problemi della catena di approvvigionamento e della guerra in Ucraina – ha commentato il CEO Jamie Dimon. – Il nostro obiettivo in questo trimestre è rimasto sull’aiutare i nostri clienti a navigare in mercati difficili ed eventi imprevedibili, che includevano la collaborazione con i governi per implementare sanzioni economiche di una complessità senza precedenti».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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