Dovranno essere selettivi ma c’è bisogno di una adeguata copertura finanziaria
«La guerra in Ucraina è un fattore di eccezionale incertezza entrato su un quadro macroeconomico internazionale già offuscato da strozzature settoriali, tensioni inflazionistiche e dal riacutizzarsi della pandemia». Lo ha detto Fabrizio Balassone, Capo del Servizio Struttura economica della Banca d’Italia, in audizione sul Def.
Secondo lui gli interventi di sostegno all’economia cui lavora il Governo per mitigare gli effetti del conflitto ucraino dovranno essere “selettivi” per “contenere le ripercussioni sui conti pubblici” e principalmente indirizzati alle famiglie più bisognose e alle imprese più colpite dai rincari e dalle limitazioni imposte al commercio con la Russia.
Sicuramente serve una adeguata copertura finanziaria. «Escludendo interventi straordinari la situazione dei conti pubblici richiede che coerentemente con i programmi del governo qualsiasi altro intervento trovi adeguata copertura finanziaria», ha aggiunto.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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