
Putin chiede al Governo russo di preparare una nuova strategia energetica per il Paese entro il 15 settembre. Indie, azienda mantovana nel settore del lusso, ha donato 5mila ore di lavoro a imprese italiane del comparto in crisi a causa della guerra in Ucraina
Il Governo britannico ha annunciato l’allargamento delle sanzioni a Mosca in risposta all’invasione dell’Ucraina. Questa volta ad essere colpiti sono altri due oligarchi considerati vicini al presidente russo Vladimir Putin: si tratta di Ievgheni Tenenbaum e David Davidovich, ritenuti partner d’affari storici dell’imprenditore Roman Abramovich, già sanzionato da Regno Unito ed Europa, ma non dagli Stati Uniti.
Secondo il Foreign Office, Tenenbaum e Davidovich avrebbero vasti interessi sull’isola e controllano asset – ora congelati – per un valore complessivo di oltre 10 miliardi di sterline.
Nel frattempo, Putin chiede al Governo russo di preparare una nuova strategia energetica per il Paese entro metà settembre. «Chiedo al Governo di tenere conto dei risultati della discussione odierna durante la preparazione della strategia energetica della Russia. Come concordato, il suo orizzonte di pianificazione dovrebbe essere esteso fino al 2050. La strategia deve essere approvata entro il 15 settembre di quest’anno» ha dichiarato il capo del Cremlino dopo l’incontro sulla situazione del settore petrolifero e del gas. La strategia attualmente in vigore arriva fino al 2035.
Inside, azienda mantovana specializzata nel rendering 3D per il settore del lusso, ha donato 5mila ore di lavoro a imprese italiane del comparto in crisi a causa della guerra in Ucraina. L’obiettivo è quello di aiutare a sviluppare nuove strategie e acquisire nuovi mercati nel settore moda e arredo di lusso. In programma ci sarebbe anche anche una raccolta fondi per ampliare il progetto di solidarietà.
«Abbiano deciso di dare una mano perchè il gruppo è cresciuto grazie a queste aziende – spiega Cristian Aiselli, amministratore unico di Inside Group Tecnology – e da piccola realtà ora siamo un team di 40 professionisti che sviluppa progetti in tutto il mondo. Questo settore ci ha donato tanto e in questi giorni stiamo definendo i criteri d’ammissione al bando. Il bando sarà rivolto alle aziende italiane che lavorano nel comparto lusso e hanno risentito, oggettivamente, del conflitto Russia-Ucraina: non vogliamo fare dell’elemosina ma mettere in campo la nostra professionalità al servizio delle aziende».
Secondo il gruppo mantovano, che cita dati dell’Ice, sarebbero circa 300 le aziende italiane a rischio per le restrizioni imposte alla Russia, con un interscambio complessivo di oltre quattro miliardi nei primi 11 mesi del 2021.
di: Francesca LASI
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