
E’ venerdì santo e si riscopre la tradizione. Chi mangia porterà pesce in tavola. Coldiretti: “che sia italiano!”
Venerdì di digiuno per 7,5 milioni di italiani. È quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè sulla Pasqua, in cui si evidenzia la riscoperta di una tradizione culturale e religiosa che si era affievolita nel tempo, in un periodo drammatico segnato dalla guerra e dalla crisi economica.
Oltre a coloro che praticheranno il digiuno vero e proprio c’è anche un 66% di italiani che mangerà magro e porterà pesce in tavola. Ad essere preferito in questa occasione è soprattutto il pesce azzurro, dalle alici alle sardine fino agli sgombri venduti a prezzi più contenuti secondo i criteri di sobrietà richiesti dalla ricorrenza.
«Per garantirsi la qualità – spiega la Coldiretti – il pesce fresco deve avere una carne dalla consistenza soda ed elastica, le branchie di colore rosso o rosato e umide e gli occhi non secchi o opachi, mentre l’odore non deve essere forte e sgradevole. Infine, meglio non scegliere i pesci già mutilati della testa e delle pinne mentre per molluschi e mitili, è essenziale che il guscio sia chiuso. Per garantire qualità sulle tavole degli italiani a Pasqua molti pescatori sono tornati in mare nonostante i rischi per la sicurezza».
Secondo l’associazione bisogna scegliere pesce italiano. «Questo significa anche aiutare 12 mila aziende e 28 mila lavoratori della flotta nazionale che stanno affrontando una grave crisi a causa dell’esplosione dei costi, a partire da quello del gasolio, che costringono i pescherecci italiani a navigare in perdita o a tagliare le uscite e favorendo le importazioni di pesce straniero», conclude Coldiretti.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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