A causa dell’impennata delle materie prime che mancano crescono i costi per le imprese ed anche i casi di lockdown energetico
Crescono in Italia i casi di lockdown energetico e questo a causa dell’aumento dei costi per le imprese dovuti all’impennata delle materie prime che scarseggiano sempre di più. Basti pensare che a febbraio 2022 la domanda di gas delle imprese manifatturiere risulta del 9,3% inferiore a quella di un anno prima e nel mese di marzo si registra un -10,3% sempre su base annua. A lanciare l’allarme è Confartigianato secondo cui l’aumento dei prezzi dell’elettricità determina per le micro e piccole imprese italiane un extra costo per l’energia elettrica di 6,2 miliardi di euro rispetto alla media dei competitor tedeschi e francesi.
In prima linea sono coinvolti i settori con un più intenso uso dell’energia, quelli interessati dalle mancate importazioni di materie prime dal teatro di guerra, dal caro-gasolio e dalle sanzioni sui prodotti di lusso.
In generale il problema riguarda quasi un milione di imprese (946 mila unità) con cinque milioni 353 mila addetti, il 30,7% dell’occupazione dell’intero sistema imprenditoriale italiano, più della metà di (57,3%) occupati in micro e piccole imprese.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
Ti potrebbe interessare anche: