Per la perdita degli abbonati conta l’effetto Russia ma non solo
Una perdita di 200 mila abbonati. Questo è quello che risalta subito dalla diffusione dei risultati di bilancio relativi ai primi tre mesi dell’anno da parte di Netflix (ne abbiamo parlato qui).
Ha pesato l’effetto Russia, dal momento che la sospensione dei servizi nel Paese da parte del gruppo, come segno di protesta contro l’invasione dell’Ucraina, si è tradotta in una perdita di 700.000 abbonati.
Escluso questo impatto il gigante avrebbe assistito a una crescita netta di 500.000 abbonati.
I ricavi del primo trimestre sono aumentati del 10% a 7,87 miliardi di dollari, ma al di sotto delle previsioni di Wall Street a 7,93 miliardi. L’utile è calato a 1,6 miliardi dagli 1,71 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso. «Il gran numero di famiglie che condividono account, combinato con la concorrenza, sta creando venti contrari alla crescita dei ricavi. La grande spinta del Covid allo streaming ha recentemente oscurato il quadro», ha affermato la società in una nota, spiegando le difficoltà di acquisizione di nuovi clienti.
Un rallentamento della crescita era comunque prevedibile vista l’intensa concorrenza di rivali affermati come Amazon.com, Walt Disney Co, la neonata Warner Bros Discovery Inc e nuovi arrivati ??come Apple. I servizi di streaming hanno speso 50 miliardi di dollari in nuovi contenuti l’anno scorso, nel tentativo di attrarre o trattenere abbonati, secondo la società specializzata Ampere Analysis, in quella che secondo molto è diventata una vera e propria “guerra dello streaming”.
Poiché la crescita ha rallentato in mercati solidi come gli Stati Uniti, Netflix si è concentrata sempre più su altre parti del mondo, investendo in contenuti in lingua locale e aumentando così i prezzi degli abbonamenti negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Irlanda per finanziare la produzione e la crescita di contenuti in altre parti del mondo, come in Asia. Tuttavia, gli abbonamenti in questi mercati in crescita sono inferiori alle attese.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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