Dalle novità sul superbonus al Green New Deal, ecco le linee guida dettate dalla maggioranza
La Camera e il Senato hanno approvato il documento di Economia e Finanza proposto dal Governo. Il Def è passato a Montecitorio con 412 voti a favore e 55 contrari (Fdi e Alternativa), a Palazzo Madama con 221 voti a favore, 40 contrari e un astenuto.
Fra le politiche economiche e finanziarie contenute nel documento c’è innanzitutto un invito della maggioranza all’esecutivo a monitorare la situazione macroeconomica e, nel caso in cui “si verifichi un peggioramento dello scenario“, valutare uno scostamento di bilancio per “interventi di sostegno” a imprese e famiglie.
Il sostegno è indirizzato innanzitutto al contenimento dei prezzi dell’energia con iniziative espansive, per consentire liquidità alle imprese, o mediante la revisione del sistema dei prezzi di riferimento e dei carburanti.
Sempre a livello energetico, si perseguirà la strada del Green New Deal così come previsto dai progetti europei; l’Italia si impegna a individuare “un piano industriale impiantistico” finalizzato a “favorire la transizione ecologica, energetica e verso l’economia circolare” e a perseguire la carbonizzazione. Fra gli obiettivi c’è anche la semplificazione della burocrazia per installare impianti di fonti rinnovabili.
Un ampio capitolo del Def riguarda il sostegno agli enti territoriali; il Governo si impegna a “prevedere, in favore degli enti territoriali, risorse dirette a contenere l’aumento dei prezzi dell’energia anche mediante l’utilizzo di flessibilità di bilancio“, sostenendo “la risposta del sistema sanitario” e rimandando ai progetti del Pnrr per perseguire la strada degli investimenti pubblici.
Non mancano riferimenti a settori economici particolarmente in difficoltà: con il Def il Governo si impegna ad “adottare interventi in favore del settore dei trasporti e della logistica nonché ulteriori interventi in favore del settore della Pesca e dell’Agricoltura“, anche con lo scopo di “indennizzare i relativi operatori della filiera colpita dalle restrizioni di ordine sanitario e alimentare“.
Un ampio capitolo del Def riguarda gli interventi sociali. Per far fronte alla povertà alimentare il documento propone iniziative per ampliare il bonus sociale contro le “disparità generazionali, territoriali, di genere e salariali, con interventi finalizzati ad invertire il trend demografico del Paese, anche dando piena attuazione agli interventi previsti dal Family act“.
In particolare, sono previste misure di esonero contributivo in favore dell’inserimento di donne e giovani, “rafforzando gli interventi a sostegno della ripresa economica nel Sud e nelle altre aree svantaggiate del Paese, al fine di evitare che la crisi innescata dall’emergenza sanitaria accentui le disparità fra le diverse aree del Paese“.
C’è poi un’intera sezione dedicata al Superbonus, con alcune novità in particolare sulle villette. Il Def stabilisce innanzitutto una proroga del termine entro cui dev’essere realizzato il 30% dei lavori (lo avevamo visto anche qui). Si stabilisce dunque che “la percentuale del 30% dell’intervento complessivo” si riferisce “al complesso dei lavori e non ai singoli lavori oggetto dell’intervento“.
Il Def riguarda anche la cessione del credito, con l’obiettivo di superare i limiti attualmente imposti; verso questo scopo puntava la componente pentastellata della maggioranza, mentre Fratelli d’Italia ha individuato il problema proprio nella stretta sulla cessione del credito.
Infine, il Def ha chiesto al Governo di “rafforzare le politiche di accoglienza nei confronti dei profughi ucraini“.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/GIUSEPPE LAMI
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