
Zelensky avverte: “Mosca rifiuta la tregua per Pasqua ortodossa”. Biden: “Kiev? Storica vittoria per Ucraina”
Prosegue l’occupazione del Donetsk da parte dell’esercito russo: l’armata è arrivata in 42 villaggi della provincia, come confermato ai media locali dall’assistente del capo di Sato maggiore Olena Symonenko, che spiega la difficoltà di far pervenire in queste zone aiuti umanitari.
Nel Donetsk con l’avanzata delle forze Putiniane sono stati sfollati ormai i tre quarti della popolazione. A Kramatorsk, la città più grande della regione dopo Mariupol, ha detto Kyrylenko, rimangono solo 40mila persone su una popolazione di 200mila abitanti.
Il presidente ucraino Zelensky ha annunciato che, nonostante quanto richiesto dalle Chiese, Putin ha rifiutato di siglare una tregua per la Pasqua ortodossa. «Questo dimostra quanto i leader di questo Stato – sottolinea Zelensky – tengano in considerazione la fede cristiana e una delle feste più importanti e gioiose. Manteniamo comunque la nostra speranza. La speranza per la pace e che la vita vinca la morte».
Mosca ha ammesso la perdita di 20mila soldati: il sito di news filo-Cremlino Readovka ha messo in rete l’annuncio, fatto dal ministero della Difesa di Mosca, che in Ucraina risultano 13.414 soldati russi uccisi e altri 7.000 dispersi. Poco dopo l’informazione è stata cancellata e tolta dal web, ma è stato pubblicato uno screenshot che dimostra il post.
Il presidente americano Joe Biden ha dichiarato che Putin “ha ottenuto proprio ciò che non voleva”: «quando è stato eletto pensava che avrebbe distrutto agevolmente la Nato, invece Finlandia e Svezia si uniranno all’Alleanza». Il presidente Usa aggiunge che la vittoria nella battaglia di Kiev è “storica” per l’Ucraina.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/EPA/STR