
“E’ allarme per il livello del debito dei Paesi emergenti. Dalla guerra rischi per la transizione energetica”
«L’incontro di oggi cade in un momento tragico. Il nostro primo pensiero va al popolo ucraino, costretto ad abbandonare le loro vite, le loro case e la loro terra, le loro famiglie e gli amici. Siamo addolorati per la tragica perdita di vite umane e la massiccia sofferenza umana che ha accompagnato l’aggressione militare russa contro l’Ucraina, che minaccia il sistema economico e finanziario internazionale basato su regole». A parlare così è il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, al Development Committee.
Secondo Visco la carenza di beni di prima necessità, aumenti straordinari dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari, l’aumento dei costi commerciali e le interruzioni nelle catene di approvvigionamento stanno già mettendo in crisi i Paesi in via di sviluppo, soprattutto i più poveri. «Il rallentamento della crescita globale in seguito allo shock del COVID-19 ha aumentato il rischio che i paesi cadano in difficoltà di indebitamento – sottolinea. – La guerra in Ucraina potrebbe solo aggravare queste fragilità. Sosteniamo le iniziative del WBG e del FMI in materia fiscale gestione del debito, accesso a finanziamenti per lo sviluppo a lungo termine e risoluzione del debito».
Nel breve termine poi la guerra potrebbe avere un impatto negativo sulla transizione energetica. Gli alti prezzi del petrolio e del gas e i rischi per la loro futura disponibilità stanno portando alcuni Paesi ad intensificare la loro domanda di carbone. In molti economie la sicurezza dell’approvvigionamento energetico, anche da combustibili fossili, è diventata una priorità.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/ETTORE FERRARI
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