Deboli le borse europee, il petrolio e l’oro
Partenza contrastata per Wall Street. Il Dow Jones alle prime battute perde lo 0,6%, l’S&P 500 lo 0,4% e il Nasdaq, in controtendenza, guadagna lo 0,2%. Il movimento più importante si vede però sul fronte obbligazionario, con il Treasury decennale che balza al 2,936%.
Gli investitori sono preoccupati dai commenti del numero uno della Fed, Jerome Powell, che hanno segnalato la possibilità di un rialzo dei tassi di interesse già a partire dal prossimo mese (guarda qui).
Tra i singoli titoli spicca il crollo del 20% di GAP. Quasi -6% invece per Verizon Communications che ha registrato una perdita di 36.000 abbonati telefonici mensili nel trimestre (leggi qui). In moderato rialzo invece Snap (+0,3%).
Anche le borse europee soffrono una Fed più restrittiva. Il Ftse Mib pere quasi il 2%, il Dax l’1,7%, il Cac l’1,6%, il Ftse 100 lo 0,8% e lo Stoxx 600 l’1,4%.
Debole anche il petrolio nei due indici di riferimento a causa dell’impatto dei lockdown anti-Covid in Cina. Il Wti scambia sui 101,5 dollari al barile, il Brent intorno ai 106,5. Oro in ribasso a 1.935 dollari l’oncia, bitcoin in flessione a quota 40.400. Si rafforza il biglietto verde: il cross tra euro e divisa americana scende 1,0816.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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