Sconto in bolletta per chi si avvale di macchinari salvavita alimentati a energia
La misura è stata introdotta già da diversi anni e vuole essere un aiuto concreto per la famiglie in cui un componente ha bisogno di apparecchiature elettromedicali per essere mantenuto in vita.
Si tratta di un bonus cumulabile con i bonus per combattere il disagio economico e si ottiene presentando una domanda ai Comuni, utilizzando gli appositi moduli, o ai CAF abilitati. Oltre alla domanda la documentazione necessaria prevede un certificato Asl che attesti la condizione di disagio fisico, non è invece necessario presentare l’Isee. Il bonus in questione agisce direttamente in bolletta praticando uno sconto, come spiega Arera, è «suddiviso nelle diverse bollette corrispondenti ai consumi dei 12 mesi successivi alla presentazione della domanda» e in bolletta viene inserita un’apposita comunicazione una volta corrisposto.
L’elenco delle apparecchiature elettromedicale che danno diritto al bonus è stata stilata dal Ministero della Salute. Per i dispositivi di supporto alla funzione cardio-respiratoria, nell’elenco sono inserite anche apparecchiature alimentate a energia elettrica per pressione positiva continua; ventilatori polmonari; polmoni d’acciaio; tende per ossigeno terapia; concentratori di ossigeno; monitor multiparametrici; pulsossimetri. Per quanto riguarda le apparecchiature di supporto alla funziona renale sono comprese quelle alimentate ad energia elettrica per la dialisi peritoneale ed emodialisi; nutripompe; pompe di infusione; pompe a siringa. Idonei al bonus anche le famiglie che hanno necessità di utilizzare materassi antidecubito alimentati ad energia elettrica e mezzi di trasporto per il sollevamento disabili (se alimentati con energia elettrica). Rientrano nella lista anche carrozzine elettriche; sollevatori mobili; sollevatori mobili a sedile elettrici; sollevatori mobili a barella elettrici; sollevatori fissi a soffitto elettrici e sollevatori per vasca da bagno.
L’importo del bonus dipende da potenza contrattuale, apparecchiature elettromedicali salvavita utilizzate e tempo giornaliero di utilizzo, come sottolinea Arera «sulla base di queste tre informazioni e dei corrispondenti ammontare di bonus determinati dall’Autorità, il valore del bonus spettante al nucleo familiare in condizione di disagio fisico viene calcolato dal sistema informatico che gestisce le agevolazioni (SGAte) tenuto conto di quanto certificato dalla ASL competente». E Arera precisa anche che laddove «ASL non barri le caselle relative ai macchinari utilizzati e alle ore di utilizzo, il sistema assegna la fascia minima». Grazie al sistema di simulazione presente sul portale SGAte è inoltre possibile stimare l’ammontare del bonus.
Questo bonus viene erogato senza interruzioni fino a quando sono in uso le apparecchiature elettromedicali salvavita, ma è possibile che venga sospeso «a seguito di un controllo del Comune o del distributore competente, da cui emerga la mancanza o la variazione di una delle condizioni indispensabili per aver diritto all’agevolazione».
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: PIXABAY
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