
I più colpiti sono i nuclei più poveri. “Serve una politica fiscale mirata”
«Le famiglie attingono dai loro risparmi per attutire l’impatto che i prezzi più elevati dell’energia hanno sui consumi. L’evidenza empirica conferma che, almeno nel breve periodo, le famiglie riducono sostanzialmente i loro rapporti di risparmio, sebbene in misura minore se le riserve di liquidità per spese impreviste sono limitate». Lo rivela la Bce in una anticipazione del bollettino economico.
Ovviamente l’impatto non è uguale per tutti. I più colpiti sono i nuclei più poveri. «L’identificazione delle risposte del risparmio su diversi quintili di reddito rivela che, a parità di aumento assoluto della spesa energetica, la riduzione del risparmio è inversamente correlata al reddito della famiglia e circa cinque o 6 volte maggiore per le famiglie nel quintile più basso della distribuzione del reddito rispetto a quelli del quintile superiore», si legge ancora. In pratica il 20% delle famiglie più povere riduce di molto il proprio risparmio.
Secondo gli economisti della Bce, visto che l’aumento dei prezzi dell’energia ha implicazioni distributive significative, sono necessarie misure di politica fiscale mirate.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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