Dopo contrattazioni lunghe una notte, Musk riesce ad acchiappare l’uccellino
È stato raggiunto un accordo tra Twitter ed Elon Musk. Dopo lunghe trattative (leggi qui) il CEO di Tesla avrebbe ottenuto la cessione del social network grazie a un accordo dal valore di 44 miliardi di dollari (54,20 dollari per azione).
A quanto riferisce il Wall Street Journal le parti hanno discusso per tutta la notte per concludere l’affare e, se non ci saranno ostacoli inattesi, l’accordo dovrebbe essere annunciato dopo la chiusura dei mercati.
«Il consiglio ha condotto un processo ponderato e completo per valutare la proposta di Elon con un focus deliberato su valore, certezza e finanziamento – ha dichiarato il presidente di Twitter, Bret Taylor – la transazione proposta fornirà un notevole premio in contanti e riteniamo che sia il miglior percorso da seguire per gli azionisti di Twitter».
La notizia è al centro del dibattito pubblico e il presidente Biden si è detto “preoccupato dal potere dei social media al di là di chi è alla guida“. L’opinione pubblica si spacca tra chi teme disinformazione e complottismo e chi invece è contrario alla censura dei social, divisione che spesso coincide con l’appartenenza liberale o conservatrice.
I social sono da anni nel mirino di Washington, soprattutto nel tentativo di regolarne la gestione della privacy, inoltre con l’acquisizione di Twitter da parte di Musk, l’uomo più ricco del mondo al momento, si aggiunge all’acquisto di non molto tempo fa del Washington Post da parte di Bezos. Si tratta evidentemente di due realtà diverse, ma che mettono in luce quanto l’informazione pubblica possa essere influenzata, e con quanta facilità, dai miliardari.
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: ANSA/EPA/Patrick Pleul / POOL
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