A Pechino nuovi test di massa per 20 milioni di abitanti per evitare un lockdown come quello di Shanghai che si conferma il peggior focolaio del Paese
Il petrolio oggi è in recupero con il Wti che sale dello 0,9% ma resta sotto la soglia dei 100 dollari al barile mentre il Brent avanza in area 103 dollari (+1,2%). Restano però i timori sugli sviluppi del Covid in Cina.
La città ha avviato la campagna di test anti-Covid di massa in altri 10 distretti della città, in aggiunta a quello centrale di Chaoyang, puntando alla copertura di circa 20 dei suoi 23 milioni di abitanti.
Nella capitale si cerca di evitare un lockdown come quello di Shanghai, che si conferma il peggior focolaio del Paese con ben 16.983 asintomatici, oltre che per i 51 decessi (di 84,2 anni di età media e quasi tutti con gravi patologie), che porta il totale a 4.776 nel Paese dall’emergenza Covid scoppiata due anni fa.
Proprio la popolazione anziana di Shanghai è risultata quella più vulnerabile: secondo le statistiche locali solo il 62% dei residenti con 60 o più anni ha ricevuto due dosi di vaccino anti-Covid, mentre la quota protetta scende al 15% per la fascia di 800 mila persone con più di 80 anni.
La Cina in totale aveva registrato domenica poco più di 20 mila casi, tra 2.666 contagi accertati e 17.528 portatori asintomatici.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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